Dettagli Recensione
Endocrinologia
Oggi 10/12/2013 ho portato mio marito al presidio Sant'Andrea via Cassia, aveva un appuntamento con un endocrinologo come prima visita per un problema alla tiroide. Ci presentiamo nel nosocomio all'ora prestabilita e veniamo accolti nello studio del dott. Cordella Antonio, premetto che una signora anziana prima di noi era stata trattata male perche' non era presente nel momento che era stata chiamata per essere andata al bagno; ma veniamo al fatto in questione. Ci presentiamo davanti la scrivania del dottore e rispondiamo ad alcune domande di routine, poi mio marito spiega il motivo della visita consigliataci dal cardiologo, che aveva notato durante una indagine strumentale la tiroide nodulare e che mi prescrisse anche delle analisi sierologiche da portare al dottore specialistico. Ma il dott. Cordella, dopo una breve palpazione della gola, mi chiede dove fosse l'ecografia tiroidea, ma alla mia risposta ovvia (nel senso che quella era la prima visita ed era lui che mi doveva indirizzare sul da farsi), mi dice con voce bassa ma stizzosa che era inutile essere andati da lui senza l'ecografia, che se noi non abbiamo provveduto a farla e' causa di negligenza e che lui il suo lavoro lo finiva nell'averci detto questo. Poi con aria indifferente ci spiega che mio marito o un'altra persona per lui e' uguale, nel senso che il suo tempo scorreva sempre uguale ai fini della visita.. Io colpita da quel suo modo di relazionarsi, gli chiedo che avrei fatto delle rimostranze nei suoi confronti alla direzione sanitaria e lui, con aria apparentemente calma, senza neanche scusarsi, ci consegna tramite un timbro il suo identificativo dicendo che lui non teme nulla. Il mio pensiero e' che un dottore per prima cosa deva essere una persona umana e comprensiva.
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