Dettagli Recensione

 
Ospedale San Filippo Neri di Roma
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Operata dal prof. Mastronardi il 23 aprile 2020

Sono una donna di 53 anni, in seguito ad un incidente stradale mi è stato diagnosticato un neurinoma. Mi sono affidata al Prof. Luciano Mastronardi, che mi ha indicato quale migliore soluzione di cura l'intervento. Oggi, a dieci giorni dall'operazione, guardo a quanto accaduto con molto stupore. Non potevo immaginare di affrontare un intervento così invasivo, nè di non riportare alcuno dei danni che mi erano stati presentati come possibili. Quindi grazie, oltre al Prof. Mastronardi, anche a alla sua equipe, alla terapia intensiva e al personale del reparto. Nonostante l'emergenza coronavirus, in reparto gli infermieri e il personale sono stati molto disponibili.

Patologia trattata
Neurinoma dell'VIII.
Esito della cura
Guarigione totale

Commenti

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Inviato da Luigi
15 Mag, 2020
Ciao, io sono stato operato a febbraio 2020, anche io di neurinoma. Ho perso l'udito e ho un forte fruscio dalľ'orecchio operato.
Volevo sapere se poi sparisce.
Grazie.
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Inviato da nicoletta
17 Mag, 2020
Buongiorno Luigi, io sono stata molto fortunata perchè, nonostante avessi una alta possibilità percentuale di perdere l'udito che prima dell'operazione era buono, anche se il tumore era molto aderente al nervo acustico è stato rimosso completamente lasciando in nervo integro. Il che non vuol dire, perchè a volte smette di funzionare comunque. Io ho avuto una riduzione dell'udito, che il Prof. Mastronardi ha rilevato con il controllo intraoperatorio, ma sento ancora dal lato operato. Per me al momento dipende dai giorni, qualche giorno sento meglio, qualche giorno meno, e in questi giorni, proprio quando sento meno sento dei suoni, inizialmente in terapia intensiva molto forti tipo risacca.
Ora, a tre settimane dall'intervento, in qualche momento sento un leggero fruscio. Però anche io mi chiedo se l'udito residuo migliorerà con il passare del tempo.
Ho letto che molti operati, pur perdendo l'udito, soffrono di acufeni. Sul forum dei neurinomi ci sono diverse esperienze, ci sono anche dei programmi di riabilitazione con cui qualcuno ha risolto. Tipo suoni di sottofondo che poi fanno sparire il disturbo. Ma per me credo sia ancora presto.
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Inviato da fulvio discacciati
26 Giugno, 2020
Ultimo aggiornamento:
26 Giugno, 2020
Buongiorno, ho letto con interesse il suo commento e se possibile volevo qualche informazione in più. Il mio caso è il seguente. Ho avuto 25 anni fa un infarto cocleare all'orecchio destro con perdita completa dell'udito e con un retaggio di forti ronzii . In sede di risonanza e accertamenti vari hanno scoperto che avevo anche un neurinoma sul nervo acustico sinistro. Non mi sono mai voluto operare per non perdere completamente la possibilità di sentire, ma dopo 25 anni comincia a farsi sentire con frequenti mal di testa. Il suo neurinoma che dimensioni aveva? in che modo sono riusciti ad intervenire senza comprometterle l'udito?
Grazie e cordiali saluti.
Un uomo disperato.
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Inviato da nicoletta
27 Giugno, 2020
Buongiorno, anche io soffrivo di costanti mal di testa. Il Prof. Mastronardi alla prima visita mi disse che lo avevo da molti anni. Il mio neurinoma al momento dell'intervento aveva il diametro maggiore di oltre 25 mm. Il risultato che ho avuto di aver conservato l'udito, anche se ridotto rispetto a prima dell'operazione, è credo dovuto molto all'abilità chirurgica. Questo perché il mio era molto aderente proprio al nervo acustico e per rimuoverlo completamente, cosa che è riuscito a fare, ha dovuto raschiare il nervo, ma non lo ha reciso. Il mio intervento è stato fatto in microchirurgia con un varco d'accesso piuttosto piccolo. Ma rispetto alla sua situazione specifica, solo una persona esperta può dirle qualcosa di adatto a lei. Ogni paziente immagino sia un caso a sè. A me prima dell'intervento mi era stata prospettata la possibilità di perdere l'udito al 50%. Ma per quello che ho capito io l'esito, per l'udito e per il facciale, è un'incognita a volte anche per il chirurgo. Solo quando inizia l'intervento, vede bene come è posizionato il neurinoma e decide come intervenire, per salvaguardare al massimo il salvabile e rimuovere il più possibile il tumore. Di più non le so dire, ma per il mal di testa io a due mesi dall'intervento non ho più quel dolore costante che peggiorava con la stanchezza o la preoccupazione. Le auguro di trovare la strada giusta per risolvere il problema e di affidarsi a chi ha esperienza e competenza.
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