Dettagli Recensione
Comunità Le tre Betulle
Al reparto di psichiatria di San Donà di Piave è strettamente connessa la cosiddetta "comunità", o meglio "ctrp" (comunità terapeutica riabilitativa psichiatrica) "Le tre betulle". La Ctrp fa parte del Servizio di Salute Mentale dell'ULSS 10, il cui direttore è il dott. Salvatore Achille Russo. Entrare alla ctrp di San Donà di Piave significa fare il primo passo in un sistema autoreferenziale, un circolo vizioso che dura anni, anche otto o più. Molte sono state le fughe dal posto di cui parlo per entrare al reparto di psichiatria a porte chiuse, che viene preferito. La divisione in due appartamenti con camere sovraffollate, gli spazi insufficienti per la privacy, le condizioni igieniche e dell'edificio (zanzariere inesistenti, crepe sul muro eccetera), il controllo di infermieri e operatori sulla libertà di fare qualcosa o di uscire solo per quattro passi, le attività inesistenti o del servizio stesso, la pizza e le pastiglie sul tavolo o fuori dal mezzo di trasporto, le telecamere a circuito chiuso che rendono gli infermieri informati su quello che fai e quello che dici (pure nei momenti dedicati alla cura e all'igiene personali), fanno del soggiorno una vita impossibile. Il filo diretto con il reparto è garantito: se si fugge o si provano turbe per il controllo e la psichiatria sempre presenti e stigmatizzanti, c'è il corridoio con stanze e porte chiuse ad accogliervi. Solitamente è difficile uscire dalla comunità se non si è estremamente fermi come una montagna: i discorsi con medici e infermieri sono tutti finalizzati ad un rientro, per cui si sottolinea al paziente il suo stato d'animo e di salute precario, gravissimo che necessita ovviamente della Ctrp..
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