Dettagli Recensione
Considerazioni
Al San Carlo di Nancy, in via Aurelia, chiudono i pazienti nell'area del pronto soccorso occupandosi esclusivamente della somministrazione delle terapie relative alla patologia che ha causato il ricovero. Non somministrano le terapie di casa, quelle relative alle patologie croniche e degenerative del paziente; altresi', impediscono ai familiari di entrare per effettuare la somministrazione di queste ultime, provocando un aggravamento importante del paziente. Io dovevo entrare di nascosto per somministrare il Mestinon a mio padre, terapia anti-miastenica imprescindibile per scongiurare una depressione respiratoria importante, di conseguenza venivo continuamente importunato e allontanato. Questa battaglia continua provocava in noi un alto stress che si andava a sommare alle nostre difficoltà, già enormemente elevate. Si sottolinea che il personale del pronto soccorso dichiarava di non possedere il Mestinon, pero' impediva a me di somministrarglielo, nonostante io lo possedessi. Mentre invece, in tutti gli altri ospedali italiani e all'ospedale Israelitico, mi hanno sempre permesso di stare al fianco di mio padre h-24 e di pernottare vicino a lui con una sdraia, permettendomi di somministrare le terapie di casa.
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