Dettagli Recensione

 
Ospedale San Carlo di Nancy di Roma
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Ortopedia San Carlo di Nancy

Mio padre è stato operato per rottura del femore nel reparto Ortopedia. Nel post operatorio infermieri molto latitanti, sempre scocciati quando venivano chiamati (ad esempio per cambiare il sacchetto delle urine sempre stracolmo).
Fisioterapista poco presente che affermava di essere molto impegnato.
Medici che andavano sempre cercati e rincorsi per avere un minimo di informazioni sull’operazione.
Finalmente mio padre viene trasferito dal San Carlo ad un centro di riabilitazione ma, appena arrivato, viene rifiutato perché il personale medico del centro di riabilitazione riscontra febbre e saturazione bassa.
Viene portato al PS del S.Carlo, che lo trasferisce ad un altro ospedale affermando di non avere posto nel reparto di Medicina. Mio padre nel giro di poche ore subisce 3 trasferimenti come fosse un pacco postale, invece che un essere umano in condizioni di fragilità fisica e psicologica.
Sono rimasta molto delusa dal comportamento sia del personale medico che infermieristico dell’Ospedale San Carlo, in particolare del reparto di Ortopedia: infermieri, medici e fisioterapista hanno sempre avuto, sia nei confronti di mio padre che anche degli altri pazienti, un atteggiamento scocciato, andavano sempre cercati, chiamati, sollecitati per poi avere delle risposte maleducate e vaghe.

Patologia trattata
Frattura femore.
Esito della cura
Nessuna guarigione

Commenti

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Inviato da MARZIA
16 Ottobre, 2024
Leggo con amarezza questo commento, al quale ritengo doveroso dare seguito, confermando la terribile esperienza. Anche mio padre, 79 anni, è stato operato al femore al San Carlo di Nancy, a dicembre 2023. L'intervento è andato bene ma il trattamento ricevuto dal personale infermieristico e la trascuratezza del post operatorio sono stati terrificanti. Mio padre è stato trattato come un bambolotto di pezza, lanciato sul letto per sistemarlo, rigirato sul fianco operato, più volte, e senza premura alcuna né antidolorifici, tra atroci dolori, a poche ora dall'intervento. Credevano che il fianco operato fosse l'altro...così si sono giustificati, nonostante le nostre rimostranze alle urla di mio padre, malato di Alzheimer e totalmente inconsapevole. Hanno detto, inoltre, che erano finiti i fondi della Regione Lazio e per questo scarseggiavano medicinali e personale. Non gli sono stati dati neppure antidolorifici perché, dicevano, non servivano.
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