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Protesi anca
Dopo un'attesa di 5 mesi, finalmente mia moglie è stata operata all'anca destra. Nulla da eccepire sull'intervento e sulla bravura del Dott. Tartarone Mario che lo ha eseguito.
Il secondo giorno dopo l'intervento è stata fatta alzare e le hanno fatto muovere i primi passi; il terzo giorno si decide il trasferimento al S.RITA per la riabilitazione. La mattina, aiutata, si reca in bagno, si lava pronta al trasferimento; nel frattempo chiede all'infermiere di turno se le misura la temperatura perchè si sente accaldata. L'infermiere, molto scocciato, misura la temperatura e le dice "36.5, te l'avevo detto che non avevi febbre!".
L'unico modo per comunicare con lei era il telefonino, mi chiama e mi dice "mi stanno portando al S.RITA, percorso se c'è traffico di 15 minuti". Dopo mezz'ora vengo contattato dalla dottoressa del S.RITA dicendomi che è arrivata in uno stato quasi comatoso con febbre a 39.5. Mi viene detto che le hanno somministrato Tachipirina per via endovena per abbassare la temperatura e che la dovevano trasferire in un PS perchè positiva al Covid. Riesco a sapere del trasferimento al PS del S.CARLO, riesco a parlare col medico del PS, mi viene detto che è stato inviato il campione molecolare allo Spallanzani per avere una risposta. Attendiamo il giorno dopo, sappiamo che è stata messa in isolamento, ci viene comunicato che sarebbe stata trasferita nel centro Covid di Casal Palocco, dove tutt'ora è in cura.
Adesso chiedo a chi di dovere: siamo sicuri che la temperatura in 15 minuti da 36,5 sia arrivata a 39,5? E' entrata con il tampone negativo, il giorno del trasferimento ripetuto per gli operatori del 118 vogliono il tampone negativo. Dove ha contratto il Covid?? Spero in una risposta da chi di dovere.
Porgo distinti ossequi,
Domenico Rocca.
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