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In data 31/10/2018 mia madre e una mia parente si sono recate in visita dal dott. De Paolis per un parere, essendole stata diagnosticata una sindrome nefrosica. Il dottore ha avuto un approccio molto duro, chiedendo a mia madre se voleva sapere la verità oppure no; nel sentire queste parole mia madre ha avuto un malore ed é caduta a terra. Il medico non si é preoccupato minimamente di soccorrerla, é dovuta intervenire la nostra parente consigliando al medico di sollevarle le gambe e metterle un cuscino sotto la testa. Lui aveva fretta perché poco dopo a sua detta aveva un altro appuntamento. La nostra parente ha dovuto chiamare un infermiere, che si é rivelato molto professionale e, una volta rinvenuta, é stata portata dall’infermiere in un'altra stanza e stesa su di un lettino. Il medico ha dato una serie di esami da effettuare e alla richiesta di mia madre su come rintracciarlo telefonicamente una volta pronte le analisi, ha risposto: non posso a dare il mio cellulare a tutti i pazienti, ne ho 500 in cura, quando ha gli esami venga qui, attenda che abbia finito in corsia e poi la riceverò. Umanità zero. Comunque ora siamo in cura al Policlinico Gemelli, dove é seguita da un ottimo nefrologo, perché oltre la competenza ci vogliono anche una buona dose di comprensione e gentilezza.