Dettagli Recensione
Terapia sospesa, malattia aggravata dopo le scelte
Nel day hospital per la chemioterapia infermieri e personale sono piú che gentili e preparati, ma i medici che hanno preso in cura mia madre hanno preso una serie di decisioni giudicate "molto discutibili" da altri medici. Nello specifico, al San Camillo dopo 3 cicli di chemio terapia hanno definito la malattia "ferma e regredita", mandandoci a casa con terapia cortisonica come unico aiuto per la respirazione, rispondendo con sufficienza (fatalismo?) alle successive chiamate che facevamo, sottolineando la progressiva difficoltà respiratorie che mia madre riscontrava. All'ennesima risposta negativa sulla necessità di riprendere la chemio, o sulla necessità di svolgere altre terapie o esami, ci siamo rivolti ad altri, scoprendo che mamma aveva un polmone pieno di liquido e la pleura piena di metastasi. Non so se si sia trattato di scelte sbagliate, sufficienza o impreparazione, fatto sta che mia madre sarebbe ancora a casa "perchè è tutto normale" seguendo i loro consigli.
Commenti
A chi vi siete rivolti successivamente?
Grazie in anticipo per l'informazione.
Se posso dare un consiglio, rivolgetevi alla struttura sanitaria del Niguarda (Milano) nella persona del prof. Siena.
Sono molto preparati ma, soprattutto, "umani". Purtroppo mio padre lo abbiamo portato a Milano che era troppo tardi.
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