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Una piccola grande storia di cura al San Camillo
Devo raccontare una, nel suo piccolo grande, storia di cura al San Camillo.
Per un incidente all'arteria radiale durante una operazione di angioplastica, il 25 Febbraio sono stato operato d’urgenza dal Dr. Alessio Vona, chirurgo vascolare. Non so come ringraziare il Dr. Vona e la sua equipe, mi hanno salvato l’avambraccio destro con assoluta professionalità, sicurezza e tempestività di intervento; un qualcosa che può sembrare a loro scontata, ma scontata certo non è per me, che grazie a loro posso continuare una vita felice. Come scontate non sono la grande umanità e simpatia dimostrate prima, durante e dopo l’intervento, durante tutto il periodo delle medicazioni al braccio, durato circa un mese di ricovero e poi per un altro mese di medicazioni in dimissioni protette, fino alla risoluzione del problema e dimissioni finali poco prima di Pasqua. Professionalità e umanità sono contagiose, e si percepiscono subito anche nell’ambulatorio di chirurgia vascolare, servizio medicazioni, dove il percorso di cura è proseguito con la stessa professionalità, attenzione, umanità – potrei dire con una sola parola “cura” – da parte delle infermiere che mi hanno medicato, Sandra Terzi e Roberta Colaci, restituendomi il braccio in perfetta forma. Non so come ringraziare anche loro, non solo per quello che anche a loro può sembrare scontato fare – medicare le ferite - ma per come l’hanno fatto, con simpatia umana, trasmutando la materia dei miei ricordi in oro fino – ora ricordo solo la loro cura, non più la sofferenza durante la sutura delle ferite al braccio.
Non posso chiudere senza ringraziare anche tutto lo staff del servizio cardiologia long, al quarto piano del Padiglione Puddu, dove ho vissuto i 20 giorni forse più veri e significativi della mia vita, a contatto con il loro lavoro quotidiano di cura prolungata della più varia e sofferente umanità. Non li conosco per nome – medici, infermieri, personale di supporto – ma li ho visti lavorare, con turni senza un attimo di tregua, nell’insieme sono un team fantastico, ricordo tanti piccoli esempi di simpatia umana, e l’infinita pazienza che ci vuole nel trattare i casi più disparati. Uno non vorrebbe mai andare in ospedale, ma nel mio caso, dopo la sfortuna dell’incidente al braccio, sono stato veramente fortunato, grazie alla cura con cui sono stato trattato, e sono felice di augurare Buona Pasqua a tutti.
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