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Linfoma a cellule B
Indubbiamente competenti e professionali ma, mi dispiace dirlo, io non ho incontrato dottori in questo reparto, ma solo esecutori materiali di protocolli sanitari. A mia madre hanno fatto un esame istologico e il computer ha elaborato il protocollo da seguire. Fine. Loro lo hanno eseguito, assistendola per 5 mesi meno del minimo indispensabile.
Hanno psicologi, fisioterapisti e infermieri a dir loro che si occupano dei pazienti che ne hanno bisogno, ma non c'erano mai perché a dir loro ne hanno pochissimi per tanti pazienti. Lo psicologo da mia madre è passato una volta, e l'ha sedata; il fisioterapista sarà passato 4 o 5 volte in 5 mesi e se lei riposava se ne andava e ripassava dopo 2 settimane; problemi fisiologici di mia madre segnalati da mio padre alla struttura, non sono mai stati presi in considerazione, tranne poi esserci comunicati dopo giorni con nostro sommo stupore, visto che glieli segnalavamo sempre con giorni di anticipo.
Gestione della malattia che consisteva nel comunicarci continuamente che tutto andava come doveva andare, che mamma aveva superato la cura e che siccome tutto andava bene era pronta ad uscire. Inutile segnalargli che per noi erano evidenti delle problematiche che dai loro tabulati non risultavano, risultato: paziente curato per 5 mesi dicendo che stesse andando tutto bene, ma nel giro di sole 24 ore rendersi conto che invece la terapia non stava facendo alcun effetto e che il tumore aveva ripreso a crescere da settimane, rendendo qualsiasi altra procedura inutile; per poi sentirsi dire che loro non capiscono come sia potuta andare così, che è strano.
La malattia di mia madre era molto grave e sapevamo quali erano i rischi, ma una gestione del paziente in questo modo fa perdere fiducia nel genere umano.. Tanti i termini tecnici sempre usati, ma quando poi ci dovevano spiegare perché qualcosa non ha funzionato, ci sentiamo dire che non ne sanno nulla.
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