Dettagli Recensione

Non è sempre facile sintetizzare le qualità di una persona, a volte si rischia di essere troppo avari o troppo prolissi.
Ma, ciò che dico, non è altro che il frutto di un'ottima esperienza ospedaliera: U.O.C Chirurgia Vascolare ed Endovascolare dell'ospedale San Camillo di Roma. Lo dico perché la grazia, il metodo, l'educazione e l'empatia sono sempre presenti verso i pazienti e i parenti.
In genere, il paziente con molte malattie croniche, può avvertire paura, angoscia, insicurezza, perdere fiducia e l'aumento di stress fa la sua parte per peggiorare le cose.
Ciò non è capitato sin dal primo incontro con il professore Carlo Cavazzini.
L'accoglienza da subito fraterna, accompagnata da una straordinaria competenza, trasmettendomi quell'ottimismo che mi aveva abbandonato già da
tempo. In pochi giorni, dopo la prima visita accuratissima, seguiva la pre-ospedalizzazione, il tampone per il covid-19, il ricovero e l'intervento a escludere l'endoleak dopo undici anni che continuava a rifornire la sacca aneurismatica, cresciuta oltre 8 centimetri.
Consapevole dei molteplici rischi, viste le condizioni non troppo favorevoli di altri organi come cuore e reni, il professore Carlo Cavazzini, ha fatto sì che tutto procedesse con estrema tranquillità.
Non posso dimenticare il personale tutto della S.O.: l'infermiere di sala Alessandro, la strumentista Serena, (miei analoghi colleghi del mio passato lavorativo) l'ottima anestesista sempre vicina, attenta e, poi Carlo; il professore Carlo Cavazzini.
Nei giorni del post operatorio seguivano un attenta valutazione dei parametri e controlli strumentali da medici scrupolos e da un'equipe infermieristica professionale, gentile, sempre pronta alle esigenze dei pazienti (nonostante la carenza e i doppi turni).
Insomma, un reparto di eccellenti per un reparto d'eccellenza.
Grazie, grazie di tutto cuore.