Dettagli Recensione

 
Ospedale San Camillo di Roma
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

L'eccellenza distrutta

Oncologia: già il nome dovrebbe far pensare ad un reparto silenzioso, pulito e accogliente e invece sembra di essere catapultati nei padiglioni del San Camillo di 40 anni fa. Tutto sporco, approssimativo, infermieri sempre stanchi e maleducati, che pensano solo a far fare a quelli del turno successivo quello che dovrebbero far loro tanto di giorno quanto di notte.
Un reparto dove ci sono eccellenti medici ma pochissima comunicazione.

Patologia trattata
Recidiva di tumore.
Esito della cura
Guarigione parziale

Commenti

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Inviato da Rossella
04 Febbraio, 2020
Sono d'accordo: l'assistenza infermieristica e la mancanza di comunicazione fanno saltare anche le terapie...
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Inviato da Silvia
12 Marzo, 2020
Sig.ra Rossella, ho visto la data del suo commento e mi sono chiesta se si è resa conto del momento che stiamo vivendo. Avendo dovuto frequentare, per sei mesi, il reparto, le posso dire che ho sempre trovato persone estremamente gentili e , soprattutto, competenti. È un'eccellenza! Medici e infermieri stanno in sempre trincea, ma mai come in questo momento. Penso di sapere cosa lei stia provando, ma con un po' di pazienza e comprensione ne usciremo fuori tutti.
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Inviato da Ely
05 Luglio, 2023
Siamo a luglio 2023, la solfa mi pare di capire che non sia cambiata, altro che pazienza. Dall'inizio del percorso ho incontrato difficoltà in questo ambulatorio. Dall'infermiera scocciata, a quella che esordisce "a te che te serve?", con tono alterato dopo aver discusso con le colleghe davanti ai pazienti, ed ancora l'infermiera che parla ai pazienti urlando dalla stanza, la stessa che mentre il paziente tenta di chiedere informazioni, risponde camminando a destra e manca per poi scomparire. Ma la cosa peggiore è che nessuno risponde al telefono, ogni volta che chiamo è così.. Solo due volte sono riuscita a comunicare senza dover provare per giorni e giorni. Le email lasciamo perdere, nessuna risposta. Sono una paziente oncologica con tante comorbiditá e, nonostante abbia tutti i motivi per chiamare ripetutamente, evito in tutti i modi di scocciare, gestendomi in autonomia, ma non sempre è possibile, ho bisogno di essere seguita a dovere. Tutto questo aggrava lo stato emotivo in cui versa qualunque malato oncologico. Solo due infermiere si distinguono per umanità ed efficienza, di cui una eccellente. Sono stata perfino costretta a chiamare il reparto affinché qualcuno mi mettesse in contatto con qualche infermiere del day hospital o con l'oncologa, ovviamente insistendo, poiché la prima cosa che mi sono sentita rispondere è stata che loro non potevano far nulla, poi alteratami ho ottenuto ciò che mi serviva, certamente non per capriccio. Stesso quadretto si è ripetuto una seconda volta, col risultato che mi sono vista anche sbattere il telefono in faccia. Non volendo demordere, richiamo, e finalmente un oncologo umano riesce a risolvere la questione. Tutto questo è quasi surreale, incredibile!!!
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