Dettagli Recensione
Raschiamento in anestesia generale
Scrivo dopo diverso tempo la mia pessima esperienza.
Arrivo in questa struttura a 7-8 settimane di gestazione per perdite.
Fanno l'eco e invece di dirmi cosa fosse successo, mi lasciano lì sdraiata e chiacchierano tra loro, come se stessero parlando di una trasmissione in TV. Inizio quindi a credere sia tutto a posto. Chiedo, mi viene risposto dal dottore AH NO IL BATTITO NON C'È PIÙ, e ricomincia a spiegare alle studentesse tutta la parte tecnica.
Piango, mi dispero, chiedo alla infermiera la gentilezza di farmi avvertire mio marito che era fuori, avendo il cellulare scarico. Mi viene risposto in malo modo.
Arriva il giorno del raschiamento. Quella mattina mi mettono una fettuccia e mi fanno aspettare diverse ore. Per me era il primo figlio e non sapevo nulla sulla gravidanza. Comunque inizio a sentire dolori, prima lievi, poi forti, poi sempre più forti, finché quasi non respiravo (ad oggi, dopo aver partorito, posso assicurare che erano CONTRAZIONI, per un raschiamento a 7-8 settimane, cioè mi avranno sicuramente indotto il parto).
Mi mettono in una sala davanti a quella dove poi verrò operata. Aspetto, urlo e piango dai dolori fortissimi che avevo. Aspetto ancora e nessuno arriva. Passava il tempo, ma ancora nessuno si degnava di affacciarsi alla mia stanza, ma li sentivo da lontano scherzare tra loro. Allora inizio a urlare e chiedere se qualcuno mi poteva venire ad aiutare, perché stavo svenendo dal dolore. Era dalle 8.00 che avevo la fettuccia.
Alla fine mi portano in sala operatoria finalmente e, udite udite, mi chiedono di mettermi da sola sulla poltrona per essere operata! A me che non mi reggevo in piedi? E logicamente quale è stata la loro risposta? Quella di sbuffare e di lamentarsi.
Meno male che poi ho partorito altrove.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute