Dettagli Recensione

 
Ospedale Santa Maria della Misericordia di Rovigo
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Osteoblastoma L1-L2

Mi chiamo Massimo, ho 33 anni e sono stato operato per la prima volta nel 2003 nel reparto di Neurochirurgia dal Dott. Paolo Buffati a causa di un osteoblastoma che colpendo L2 mi causava un notevole dolore nella zona lombare.
Già nel 2003 la sensazione, entrando nel reparto di Neurochirurgia, era quella di essere in un reparto diverso dagli altri, tanta era la competenza e la qualità del lavoro di tutti i Medici e Collaboratori. Avendo all'epoca 26 anni io stesso credevo traumatico l'intervento e la degenza che, già pesante per la malattia, può rivelarsi ancor più spicevole a causa dell'ambiente ospedaliero; ma così, fortunatamente, non è stato. Il primo intervento consisteva in una pulizia della vertebra per via posteriore ed un fissaggio con barre e viti che andavano a sostenere la zona lombare. Intervento e degenza perfetti ma mi era stato comunicato che non sarei andato avanti molto senza dolori in quanto l'osteoblastoma avava attaccato non solo la zona accessibile posteriormente ma anche la parte anteriore, non accessibile con il primo intervento.
Le previsioni furono esatte e nel 2008 i dolori erano tanto forti da non riuscire più ad andare avanti. Feci TAC e RMN e la situazione non era più come 5 anni prima. L'osteoblastoma era cresciuto ed aveva attaccato anche L1. La massa tumorale aveva alzato il rene dx di 6 cm. e comprimeva ileopsoas procurandomi dolore, tanto da non riuscire ad alzare la gamba dx per salire in auto senza aiutarmi.
Incontrai per la prima volta il Dott. Ferraresi e il Dott. Maistrello e la decisione fu quella di eseguire 2 interventi, uno per via posteriore, togliendo il vecchio fissaggio ed eseguendo la pulizia delle 2 vertebre, e uno per via anteriore. I due interventi sarebbero stati eseguiti a distenza di una settimana l'uno dall'altro. Ero in pensiero dato che questi interventi a me sembravano qualcosa di impossibile ma come gazanzia avevo la preparazione e la competenza di tutta l'Equipe del reparto di Neurochirurgia.
Gli interventi eseguiti a luglio del 2009 furono qualcosa di staordinario per diversi motivi: la complessità dell'approccio per via anteriore, la durata di ogni singolo intervento (12 e 14 ore) e, cosa straordinaria soprattutto per me, l'immediato beneficio che ne ricevetti. Ahimé l'asportazione del tumore della zona interessata non fu completa in quanto nella cavità addominale non è poi così facile trovare spazio per lavorare. Unica soluzione possibile... un altro intervento.
Speravo che il mio calvario si fosse concluso, invece a maggio del 2010 ho fatto l'ultimo intervento. Avendo ormai stretto amicizia con tutto il personale del reparto, entrare per il ricovero non pesava come la prima volta nel 2003.
L'ambiente negli anni è cambiato ed anche qualche volto, ma la cordialità, la dedizione del Personale, l'umanità nei confronti di chi è ricoverato e la competenza incontrata sono sempre state di alto livello.
Altre 12 ore di intervento con approccio toraco-addominale e spero vivamente che questo sia stato l'ultimo intervento.
Nella sfortuna della mia malattia mi ritengo veramente fortunato ad avere incontrato Persone competenti, che amano il proprio lavoro e che dedicano la loro vita per il bene degli altri.
Ringrazio infinitamente il Dott. Ferraresi, il Dott. Maistrello, la Dott. Garozzo, la Dott.ssa Basso, il Dott. Leone e tutto il Personale Infermieristico del reparto. Un abbraccio sincero

Patologia trattata
Osteoblastoma aggressivo recidivo L1-L2.

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