Dettagli Recensione

Venerdì sera c'ero anch'io a Romanengo ed è difficile oggi mettere in parole tutte le emozioni che ho provato. Conosco da tempo il team di Rivolta e ho sempre saputo quanta passione e quanto impegno mettono in ogni attimo ed ogni giorno al fianco di queste persone alla ricerca di una risposta e di una possibilità per ricominciare. Ho pianto, ho riso, ho abbracciato chi mi stava di fianco ed ho cantato anch'io insieme al dott. Cerizza "credo nell'essere umano". Quante e quante volte mi sono detta "voglio credere in mia figlia, voglio credere nella sua voglia di ricominciare, voglio credere nella sua capacità di riprendersi la vita" e venerdì sera questi pensieri forse sconclusionati, questa voglia di credere nell'altro e di credere in modo particolare in mia figlia ha trovato un'ulteriore conferma. L'alcolista non è l'incapace di turno, il dipendente da gioco non è lo sconfitto, il dipendente da sostanza non è l'eterno fallito. E quindi le parole della canzone "prendi la mano e rialzati, tu puoi fidarti di me. Io sono uno qualunque, uno dei tanti, uguale a te" assumono un significato diverso, completo, assumono un senso REALE. Grazie quindi a tutti quelli che venerdì erano a Romanengo, a chi ha raccontato la propria esperienza, a chi ha ascoltato e pianto di commozione e gioia, a chi è arrivato stanco e un po' demotivato ed è uscito leggero e sicuro che il domani è una scommessa sempre aperta. Grazie a tutti quelli che CREDONO NELL'ESSERE UMANO...