Dettagli Recensione
Una morte inaccettabile
Scrivo questa recensione con un cuore distrutto, così come è distrutta tutta la mia famiglia.
Un paio di mesi fa mio marito si è sottoposto ad una Tac, dove sono stati evidenziati alcuni linfonodi al Mediastino, uno di questi era di circa 4 cm. e doveva essere esaminato.
Il nostro medico di famiglia, ci ha inviati immediatamente presso l'ospedale Riuniti di Reggio Calabria per effettuare una Broncoscopia.
Siamo così arrivati al reparto di Chirurgia Toracica dell'ospedale Riuniti di Reggio Calabria, dove abbiamo incontrato il dottor Ignazio Eneide.
Dopo aver dato un'occhiata alla documentazione che avevamo con noi, il suddetto dottore ci ha detto che sarebbe bene eseguire una broncoscopia, ma che se questa non ci avesse dato come risultato una diagnosi, sarebbe stato necessario rimuovere il linfonodo per poterlo esaminare in laboratorio.
Lo stesso dottore ha notato che in un esame istologico eseguito dopo un precedente intervento, vi erano tracce di sarcoidosi, una malattia che si cura semplicemente con l'uso del cortisone.
Dopo aver effettuato la Broncoscopia e atteso il tempo necessario per i risultati, siamo stati chiamati all'ospedale per essere informati che i risultati erano negativi.
Quindi con grande sollievo siamo tornati a casa.
Dopo pochi giorni sono stata ricontattata dal dottor Ignazio Eneide, che con mio grande sgomento mi informava che mio marito doveva ricoverarsi per la rimozione del linfonodo perchè dovevano per forza formulare una diagnosi.
Ho chiesto di che tipo di intervento si trattasse, e mi ha spiegato che era un intervento in Laparoscopia (quella con i buchini) e che la ripresa sarebbe stata veloce ecc...
Ci siamo messi d'accordo sul giorno del ricovero che doveva essere il 29/8/2017.
Prima di andare in ospedale ho contattato il mio medico di famiglia che mi ha rassicurata sull'estrema semplicità dell'intervento, e non contenta mi sono consultata anche con un amico di famiglia anche lui medico, che mi ha detto la stessa cosa.
Così mio marito si è ricoverato per fare una Pet che avrebbe evidenziato eventuali anomalie ad altri linfonodi.
Il giorno prima dell'operazione ho visto il dottor Eneide e gli ho chiesto dei risultati della Pet, lui mi ha liquidata frettolosamente dicendomi che ancora non li aveva.
Ho atteso fino a mezzogiorno nel reparto insieme a mio marito, ma nessuno si è degnato a darmi i risultati.
Mia figlia che aspettava fuori dal reparto ha visto il dottor Ignazio Eneide e lo ha dovuto rincorrere perchè lui non intendeva fermarsi a dare spiegazioni, dicendo che quelle erano cose che riguardavano lui e non noi familiari.
A questo punto mia figlia gli ha detto...”Ma come? Domani mio padre deve essere operato e noi non dobbiamo sapere i risultati della Pet?” Lui ha semplicemente risposto che non aveva altro che il linfonodo che risultava nella Tac precedente.
Il giorno dopo io e tutta la mia famiglia siamo andati in ospedale, per confortare mio marito ed essere al suo fianco come abbiamo sempre fatto, mio marito era sereno stava perfettamente bene, ha incoraggiato noi dicendoci che sarebbe andata benissimo.
E' entrato in sala operatoria serenamente, e noi siamo rimasti fuori ad attenderlo.
Mio marito è entrato in sala operatoria alle 8.30, ne è uscito morto a mezzogiorno.
Intorno alle 11.00, mentre aspettavamo fuori, abbiamo visto arrivare di corsa due uomini in borghese con delle sacche di sangue in mano... il cuore ha iniziato a rimbalzarmi nel petto, ma le mie figlie mi hanno tranquillizzata dicendomi che con l'intervento che stava subendo il loro padre non avrebbero certo avuto bisogno di sangue.
I due uomini hanno suonato il campanello per oltre 10 minuti, ma cosa molto strana nessuno apriva, ora capisco che quel sangue era per mio marito, e nessuno apriva perchè quel sangue era oramai inutile.
Dopo poco, un medico è uscito dalla porta della sala operatoria chiedendo di me.
Mi sono subito allarmata per la stranezza della cosa, ho chiesto molte volte a quell'uomo come stava mio marito, ma lui non mi ha risposto.
Sono stata condotta insieme a mio cognato in una stanza con cinque medici seduti, tra questi ho riconosciuto solo Ignazio Eneide e Baldassarre Mondello, i due chirurghi responsabili dell'intervento.
Ho capito subito quello che era successo... senza che mi dicessero niente.
Mi hanno comunicato molto freddamente che durante l'intervento avevano reciso un'arteria e mio marito era morto a causa di una forte emorragia che loro non sono riusciti a gestire, quindi mio marito è andato in arresto cardiaco.
Mi stavano comunicando che era normale recidere un'arteria e non il linfonodo!!!
Disperata gli ho chiesto come avevano potuto fare una cosa simile, mio marito aveva subìto pochi mesi prima un intervento multi-organo e grazie alla grande maestria dei chirurghi si era ripreso perfettamente e loro per rimuovere un linfonodo mi avevano resa vedova?
Mi hanno detto che poteva capitare.
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