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Un caso disperato- grazie dott. Calabrese
Qualche volta leggiamo sul giornale episodi di malasanità e casi di persone alle quali per errore non vengono prestate le cure opportune e/o l’intervento necessario per risolvere la malattia. Il paziente si sente abbandonato e lasciato solo.
E’ quanto succede a me (giovane di venticinque anni) che da diversi anni assumo psicofarmaci ed ho visitato diversi ospedali d’Italia. Dopo varie visite specialistiche e due interventi subiti per una patologia rara “Sindrome di Eagle” (a cui se ne associava un’altra) non ho avuto la possibilità di risolvere questo mio problema di salute per il quale avevo dolori anche alla testa.
Andavo cercando il medico che potesse alleviare le mie sofferenze, ma tutti mi dicevano che il mio era un problema psicosomatico di riflesso all’altra patologia.
Lasciato senza aiuto in un calvario iniziato nel 2008 e colpito da una sindrome di cui è affetto il 2% della popolazione mondiale, mi ritrovai, debilitato com’ero, per puro caso a Rimini a respirare un po’ d’aria marina. Durante il mio girovagare ospedaliero volli provare a chiedere aiuto al prof. Vincenzo Calabrese nell’ospedale Infermi di Rimini. Da quel momento iniziai a sperare! Sono stato operato nel mese di marzo 2012 e a distanza di un mese dall’intervento non avverto, come per miracolo, dolori al collo e alla testa. Scoppio dalla gioia e con le lacrime agli occhi ringrazio il chirurgo Vincenzo Calabrese, il prof. Fornasari e l’equipe che con le sante mani hanno risolto il mio caso. Oggi vivo bene e non ho più bisogno di assumere psicofarmaci.
Un ringraziamento affettuoso al prof. Vincenzo Calabrese, primario del reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale Infermi di Rimini, il quale mi ha tirato fuori da una sofferta malattia e da una brutta depressione. Complimenti professore e grazie infinite.
Angelo Calabrese; età: anni venticinque; Patologia: Sindrome di Eagle.
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