Dettagli Recensione

 
Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Gallucci e il suo staff

Si combatte da tempo contro il male alla prostata e si è scoperto ad inizio 2014 un'infiltrazione nel bacino del rene. Si sente parlare molto bene del Prof. Gallucci.
Si prende appuntamento nello studio del Prof. Gallucci, che riceve solo da privato, e si esce dalla visita con l'accordo di esser messo in lista d'attesa per un esame più approfondito (era fine aprile 2014). A giugno ancora nessuna chiamata e si inizia il calvario per capire a che punto della lista si stesse. Si scopre a fine agosto dopo un lungo calvario di telefonate, mail, messaggi senza mai una risposta, che non si è affatto in lista. Immaginate che fulmine a ciel sereno. Inizio settembre: dopo tanto penare si riesce a fissare l'esame (fatto solo settimana scorsa) da eseguire in Ospedale e non in clinica come caldamente raccomandato (perchè, avendo altri problemi di salute, ci si sente più sereni sapendo di esser in una struttura ospedaliera). Esame fatto e prima di esser dimesso si attende che il Professore o qualcuno del suo staff si faccia vivo per dare una qualche idea di come sia andato, ed invece con le pive nel sacco si torna a casa. Si ritira il referto con grandi paroloni, ma nessuno dello staff si è degnato di dire una parola. Ora si è in attesa di una nuova visita 'di controllo' in cui chiedere cosa voglia dire il referto e chiedere come sia andato l'esame. Quale destino ci aspetta, a cosa ci si deve preparare.
Il giudizio finale è di poca professionalità da parte del Professor Gallucci e di tutto il suo staff. Non ho idea se sia stato veramente lui ad eseguire l'esame o qualcuno del suo staff, o un qualunque altro pincopallino, perchè il loro silenzio lascia pensare che possa accadere di tutto.

Patologia trattata
Tumore prostata e rene.

Commenti

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Inviato da Gaia
11 Dicembre, 2014
Dopo aver fatto l'esame (cfr. commento lasciato a suo tempo) faccio richiesta della cartella clinica. Pago, perchè per avere la cartella clinica si deve pagare in anticipo, e fiduciosamente attendiamo il tempo necessario che la legge 214/90 stabilisce essere in 30 giorni. Vado a ritirare la cartella ma non è pronta, poco male, ci saranno dei ritardi e mi ripropongo di tornare al più tardi dopo 10 giorni. E' oramai ottobre inoltrato, siamo alle soglie di novembre quando torno in ospedale a richiedere la cartella clinica. La cartella non è ancora pronta, inizio ad urtarmi e mi viene detto chiaramente che il Signor Gallucci non ha tempo per redigere la cartella clinica. Da questo momento in avanti inizia una serie infinita di telefonate per richiedere LA CARTELLA CLINICA GIA' PAGATA CHE IL SIGNOR GALLUCCI NON HA TEMPO DI REDIGERE!!!!! Siamo a metà dicembre e ancora non ho la cartella clinica! 2 pesi e 2 misure! Io e mio marito ci saremmo potuti permettere di pagare le prestazioni in clinica, ma abbiamo preferito la struttura ospedaliera perchè ci sentivamo più protetti in caso di necessità nel corso degli esami e tutto il resto. Ditemi voi che nome devo dare a questo comportamento?!?!
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Inviato da Anna
18 Giugno, 2015
Come avrete letto in alcuni altri commenti, le tempistiche sono queste. Imperscrutabili e potenzialmente infinite. Il professore non ha tempo, ha infatti numerosi impegni anche al di fuori dell'ospedale. La nostra esperienza è finita molto male. Se siete ancora in attesa rivolgetevi altrove. Ve lo consiglio caldamente.
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Inviato da paolo
18 Ottobre, 2018
Mi può contattare cortesemente alla mail pfoschi@corriere.it?
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