Dettagli Recensione

 
Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Figlia di paziente

Mio papà è entrato in geriatria A circa due mesi fa e pochi a mio parere sono degni di essere menzionati per la loro professionalità: una infermiera mora con i capelli ricci molto dolce ed efficiente e una dottoressa piccolina e bionda con gli occhiali, molto umana.. Per tutto il resto, è semplicemente doloroso ricordare, abbiamo visto com’è stato trattato mio padre. Ogni giorno io e i miei familiari gli facevamo visita e ogni volta trovavamo il papà in situazioni penose: spesso il sondino era fuori posto con il liquido che gli grondava dal labbro e il camice imbrattato di sangue (non sappiamo quante volte lo abbiamo fatto notare, ma solo dopo venti giorni sono riusciti finalmente a inserirlo bene); poi c’era chi diceva (sempre del personale infermieristico) che il papà se lo spostava (sì, con le manopole che gli avevano inserito e lui che era sempre immobile e addormentato, poveretto); senza contare le volte che lo abbiamo trovato tutto bagnato e freddo, o di quella volta che lo abbiamo trovato in senso perpendicolare al letto e con la testa sulla sponda del letto (il papà non poteva muoversi, sono stata con lui due giorni interi e non l’ho mai visto muoversi, quindi qualcuno lo ha spostato così è chissà per quanto tempo ci è rimasto). Non dico quanto nervoso e quanta rabbia abbiamo provato e poi quando uscivamo in corridoio per chiamare qualcuno per chiedere chiarimenti sparivano tutti. Nel frattempo il papà si è preso due batteri di cui uno sicuramente dal vicino di letto perché ne aveva anche lui (guarda caso) ... Il papà dopo un mese è stato dimesso, ma un’ora più tardi, perché il dottor Carpi non aveva ancora preparato la lettera di dimissioni (sapevano già dal mattino che il papà lo avrebbero dimesso al pomeriggio), quindi ha fatto aspettare un’ora l’ambulanza e il personale che doveva risistemare il letto. Per scrivere cosa in questa lettera? Nulla , non ha scritto niente di come doveva essere trattato il papà una volta dimesso dall‘ospedale. Poi alla sera purtroppo aveva già la febbre e dopo qualche giorno è stato di nuovo ricoverato, ma per fortuna in Medicina urgente (che è tutta un’altra cosa, a parte le tempistiche). Il papà però era troppo provato e debilitato e dopo qualche giorno ci ha lasciati. Noi abbiamo pensato che dovevamo scrivere ciò che abbiamo visto e provato (nello specifico però) per il bene soprattutto di nostro padre (è stato doloroso vederlo così) e forse (speriamo) per risvegliare qualche coscienza. Siamo nel 2019 e siamo in una regione che è l’eccellenza della sanità, queste cose non dovrebbero succedere.

Patologia trattata
Alzheimer.
Esito della cura
Nessuna guarigione

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