Dettagli Recensione
Dott. Grimaldi Giuseppe un angelo custode
La storia che sto per raccontare è una storia lunga e dolorosa, con un bel lieto fine. Mia madre, una donna di 81 anni, soffre da sempre (anche se solo pochi anni fa abbiamo conosciuto il nome alla sua malattia) di SCLEROSI MULTIPLA PROGRESSIVA, una malattia invalidante che non ha cura. Negli anni abbiamo girato il mondo intero, pur di alleviare i sintomi della quale poveretta soffre: irrigidimento delle mani, che diventano gelide e viola e insensibili al tatto, psoriasi, ulcere, insufficienza cardiaca, insufficienza respiratoria, insufficienza renale e, in ultimo, ulcere agli arti inferiori. Mia madre NON E' DIABETICA. Ci siamo rivolti ai migliori professionisti non ci siamo risparmiati a niente. Eppure la situazione è sempre andata peggiorando peggiorando; fino ad arrivare al mese scorso quando notiamo che il piede dx inizia ad annerirsi. Allarmati facciamo subito un eco-colordoppler domiciliare, la cui diagnosi ci dice che ha un'occlusione di una vena. Dunque bisognava fare un intervento di angioplastica, o si rischiava l'amputazione dell'arto. Corriamo immediatamente dal Dott. Delia Vito (illustre chirurgo vascolare), che minimizza il tutto consigliandoci di fare un semplice emogas, perchè la causa è solo una carenza di ossigeno, per il resto in periferica il sangue comunque circola. Non rischia nessuna amputazione (SUE TESTAUALI PAROLE). La mattina dopo facciamo l'emogas, il pneumologo ci prescrive l'ossigeno solo all'occorrenza, in base alla saturazione quotidiana. Siccome a mia madre è difficile misurare l'ossigeno per via delle dita fredde e ricurve, noi figlie per sicurezza durante il giorno, se si affaticava troppo, glielo mettevamo. A farla breve, il piede ha continuato a peggiorare fino alla comparsa di un po' di liquido che fuoriusciva dalle dita; sempre al detto del professore, bastava che mamma stesse a letto con la gamba elevata e tutto si sarebbe risolto. I giorni passavano ma le dita del piede iniziavano a diventare rosse. Rifacciamo l'eco color doppler presso uno studio privato di diagnostica generale, e qui ci dicono che con una calza elastica e l'eparina risolverà. Sono passati altri giorni, le dita si sono carbonizzate e, ATTENZIONE, CON LA COMPARSA DI DOLORI ATROCI AL PARI DELLE TORTURE. Il medico di famiglia le prescrive l'antibiotico e i tachidol (ACQUA FRESCA) - gli anti-infiammatori non li può assumere. Ennesima consulto del professorone che a questo punto della storia si lava le mani e dice: MI DISPIACE, SE POTESSI PRENDERMELA IN CARICO IO LO FAREI, MA NON POSSO. RIVOLGETEVI ALLA TERAPIA DEL DOLORE PERCHE' NON C'E' PIU' NIENTE DA FARE. E mi gira il numero del dottor Petruzzelis dell'ospedale di Acquaviva delle Fonti. Lì l'amara verità: sua madre sta morendo. Di fronte a questa notizia, il caro dottor Petruzzelis (il mio primo angelo custode) non ci lascia soli, ma si preoccupa per me, che inevitabilmente piango di fronte ad una realtà atroce, e mi affida al DOTT. GRIMALDI GIUSEPPE DELLA CHIRURGIA GENERALE DELL'OSPEDALE DI PUTIGNANO. Il dottor Grimaldi mi dà subito disponibilità telefonica nel consultare documenti e foto di mia madre. Anche il suo verdetto è nudo e crudo come quello del dottor Petruzzellis. Ma attenzione, non se ne lava le mani, SE LA PRENDE IN CURA, MI DICE: TUA MADRE SI TROVA DI FRONTE AD UN LEONE CHE SE LA STA MANGIANDO VIVA, HA SOLO UNA CARTUCCIA PER PROVARE A UCCIDERLO, CHE FACCIAMO? PROVIAMO A FARLA SPARARE PER SALVARSI? Noi figlie eravamo titubanti perchè l'esito poteva essere comunque fatale, ma lui ha voluto incontrare mia madre. L'abbiamo portata al pronto soccorso, lui si è seduto in autoambulanza con lei e le ha parlato, come un FIGLIO che parla a cuore aperto con una madre. Le ha parlato dei rischi (alti), ma anche dei benefici. Prima mia madre e poi noi, ci siamo fatti conquistare dalla sua personalità schietta, sincera, e determinata. Poi in un secondo momento abbiamo visto la professionalità di quest'uomo. Ha messo a nostra disposizione tutti gli strumenti e il personale necessario per fare urgentemente gli accertamenti per eseguire immediatamente l'intervento, che purtroppo era inevitabile. Martedì 23 Maggio mia madre è entrata in sala operatoria, rassegnata al suo destino. E' uscita sorridendo, nonostante avesse un arto in meno. IL DOTTOR GRIMALDI HA RIDATO NON SOLO LA VITA A MIA MADRE, MA ANCHE LA DIGNITA' CHE QUEI DOLORI ATROCI LE AVEVANO TOLTO. LE HA RIDATO IL SORRISO, LE HA DATO UNA SPERANZA DI VITA MIGLIORE (PUR LIMITATA DAL SUO QUADRO CLINICO COMPROMESSO DALLA MALATTIA).
Fra qualche mese se, anche dio vorra', come il dottor Grimaldi ha gia' preventivato, mia madre mettera' la protesi e si rimettera' in piedi. Le nostre lacrime sono diventate lacrime di gioia grazie a questo gigante buono. Un essere umano prima ancora che medico. Una mix la sua di preparazione, professionalita' e umanita' che fanno del suo operato un vero miracolo di dio. Sì, perchè è lui che il signore a scelto noi come tramite.
Caro dottor Grimaldi, le saro' infinitamente grata per quello che ha fatto. Queste persone, coaudiuvate da un reparto che funziona a puntino, meritano di essere sponsorizzare perchè (in una sanita' che non funziona perche' molto spesso quel camice diventa solo potere e non strumento di servizio) rappresentano si una goccia in mezzo al mare. Ma ricordiamoci che quella goccia pulita e onesta in mezzo ad un mare inquinato, se noi utenti vogliamo possiamo farla diventare un'onda che spazza via l'inquinamento e finalmente vedremo il mare piu' pulito.
Grazie, grazie, grazie dottore, ti vogliamo bene. Che Dio le dia salute e tanta, tanta serenita'
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