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Ricoverata mia mamma per ischemia cardiaca, già precedentemente trattata con stent in angioplastica, si ritrova di nuovo in questo reparto, dove per 4 giorni non si è vista nemmeno l'ombra di un dottore. Al momento delle dimissioni la malcapitata chiede alla dottoressa di turno cosa le avesse provocato il malore, alché la vergognosa risposta: e io che ne so.
Uscita dall'ospedale, il cardiologo di famiglia visita la paziente, alla quale in ospedale fu eseguita coronarografia, dalla quale poi emerse che lo stent, fondamentale per tenere libera la coronaria, in realtà va necessariamente sostituito o "pulito", in quanto non completamente libero.