Dettagli Recensione

 
Ospedale San Carlo di Potenza
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Assurdo

La notte tra il 25 e il 26 dicembre 2021 mio padre è arrivato in pronto soccorso (PZ) dove, in seguito al consulto richiesto a due medici di chirurgia vascolare, è stato ricoverato presso il suddetto reparto. Riporto le parole del dott. Di Leo: "La circolazione fino alla caviglia è buona, quella del piede è meno buona. Occorre effettuare trattamento farmacologico endovena. Il paziente potrebbe uscire già il 30 dicembre". Il dott. Trani precisa: "Potrebbe essere dimesso entro il 31 dicembre".
Dopo questa incoraggiante diagnosi e due giorni di terapia durante i quali mio padre ha sofferto moltissimo senza somministrazione di calmanti, ad eccezione del Co-efferalgan che in reparto mi avevano chiesto di portare da casa, è iniziato il vero calvario. Il dott. Trani telefonicamente mi ha comunicato freddamente che il piede di mio padre sarebbe stato amputato. Diagnosi: blocco del microcircolo al piede sinistro. Il giorno seguente, invece, la dott.ssa Baiano parlerà di dita cianotiche e forse compromissione dell’avampiede, il resto del piede era salvo. Successivamente papà è andato in dialisi a causa di un blocco renale e io l’ho appreso solo al mio arrivo in reparto perché lui non era nella sua stanza. Poi è iniziata una strana diarrea. Papà, allettato dal terzo giorno con ulcerazioni alla gamba, mi riferiva anche di forti dolori addominali ecc. Quando ho chiesto ai medici chiarimenti, la risposta è sempre stata: "Il paziente è stabile. Risolta la situazione renale sarà operato al piede. Si procederà all'amputazione". Ora, leggendo la cartella clinica, scopro che dal 4 gennaio quotidianamente mio padre presentava sangue nelle feci e nessuno mi ha mai riferito nulla; quando chiedevo ai medici chiarimenti in merito al forte mal di pancia e alla diarrea, mi veniva risposto: "E' stabile. E' monitorato", senza mai informarmi delle gravi perdite di sangue. Non sono mai stata neppure informata di TAC effettuate che evidenziavano ematomi all'addome. Solo il 14 gennaio mi hanno comunicato che il giorno seguente l'avrebbero sottoposto a colonscopia a causa del sangue rilevato nelle feci SOLO quella stessa mattina. Ma il sangue era presente almeno dal 4 gennaio.
Il 17 hanno effettuato TAC con contrasto che ha escluso una neoplasia intestinale, ma ha evidenziato gravi emorragie intestinali, quindi in fretta hanno spedito mio padre in condizioni disperate in Chirurgia d'urgenza, dove mi hanno spiegato che aveva una rettorragia gravissima in atto da troppo tempo, la situazione era ormai quasi senza speranza. Il mio papà è morto il 26 gennaio 2022 tra atroci sofferenze.

Patologia trattata
Ischemia arto inferiore.
Esito della cura
Nessuna guarigione

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