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Testamento biologico
Ho seguito di recente per circa 3 mesi e fino al decesso la mamma, anziana e debilitata, tra vari ricoveri ospedalieri e in struttura per lungodegenti e, pur non escludendo a priori l'impossibilità di poter prevedere un recupero fisico significativo, non avrei mai immaginato di giungere alle conclusioni cui sto giungendo, cosa che mi ha aperto gli occhi su circostanze pregresse e previsioni scontate già dichiarate (non escludendo ci sia stata induzione esplicita al convincimento di doversene andare oltre a somministrazione intenzionale di farmaci non necessari). E se non ho visto male (forse lo stress della situazione non mi ha consentito al momento in cui i fatti si svolgevano di ragionarci su) il tutto anche nei confronti di più degenti. Mi pare si debba dedurre che tra il personale vario che si avvicina ai letti dei pazienti (già operativo in reparti o strutture diverse, nuovo o stagionato, stabile o precario che sia) qualcosa sia inevitabilmente destinato a sfuggire di mano. Discreto l'orientamento terapeutico di fondo, ma vanificato dalle circostanze di cui sopra. Valutando le mie esperienze in fatto di strutture mediche non consiglierei questo reparto come forse nessun altro, anche se gli ospedali sono dopo tutto indispensabili, ma sono aziende e performano più o meno bene.. Non dico di più!
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