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Pessimo rapporto con i degenti
Mia moglie, causa un brutto incidente il 2 ottobre 2020, è stata ricoverata in medicina d'urgenza all'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone con diverse fratture a polso destro e caviglia destra, tutte e due scomposte; in più polso sinistro fratturato, 4 costole lato destro e 2 lato sinistro fratturate.
È stata messa in attesa per essere operata: tutti i giorni era in lista, ma è stata operata dopo 5 giorni.
Alle 24.00 di ogni giorno era messa a digiuno (nè bere, nè mangiare) e verso sera, non essendo stata operata, le davano da mangiare. Così per 4 giorni...
Al quarto giorno, presa dallo sconforto e in lacrime, ha chiesto il motivo di tutto questo. Allora è stato chiamato l'ortopedico che, in modo altezzoso mi ha fatto allontanare da mia moglie (non mi è sembrato giusto, io sono suo marito e dovevo sentire il motivo di questo ritardo). Per fortuna è intervenuta una dottoressa che mi fatto partecipare al colloquio.
Il dottore si è discolpato del ritardo dicendo che dovevano passare davanti le urgenze e veniva operata quando era il suo turno.
Un sentito grazie a questa dottoressa, la responsabile della medicina d'urgenza, che si è imposta dicendo che mia moglie il giorno dopo doveva essere operata a tutti costi - e così è stato.
Dopo l'operazione è stata trasferita nel reparto ortopedico e chirurgia della mano. Da lì e' iniziato un altro calvario.
Aveva entrambe le braccia immobilizzate, comprese le mani.
Avevano detto che per il pasto non c'erano problemi, le avrebbero dato da mangiare loro, ma così non è stato, le portavano da mangiare e si doveva arrangiare!
Dopo questo mi sono reso disponibile per poter essere presente nel momento del bisogno, e la caposala mi ha fatto un piacere dicendo che potevo anticipare l'orario dalle 15.00 alle 12.30,
Per il pranzo avevo sistemato, ma per cena e colazione non era aiutata...
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