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Figlia di paziente
Spett.le Dott. Susi, io mi chiedo se lei abbia mai portato un suo parente al Pronto soccorso, o se mai lo porterà! Immagino che venga trattato come un diamante!!! Be', purtroppo non è il caso di noi esseri "normali". Le scrive una donna che ha a che fare con medici e infermieri, che ascolta e comprende le difficoltà che giornalmente queste persone vivono, i miracoli che fanno con cerotti e disinfettanti inesistenti, ma questo giustifica la maleducazione e la mancanza di rispetto di alcune dottoresse e infermiere nel suo pronto soccorso? Mi dica, veder svenire il proprio padre(non vedente) su una carrozzina e vederlo portare via d'urgenza dentro il corridoio del p.s. nella stanza rossa e chiedere informazioni dopo 2 ore di assoluto silenzio e menefreghismo e sentirsi rispondere "abbiamo altro a cui pensare che a suo padre" le sembra umano? Le assicuro Primario che le cose sono andate peggio di così e mi dispiace dire che solo grazie alle mie conoscenze in questo ambiente ho potuto, appena possibile, per la salute di mio padre trasferirlo in una clinica. Vorrei che Lei si rendesse conto che io come cittadina mi aspetto da lei e i suoi colleghi rispetto.. Mio padre in quel momento poteva essere il suo.
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