Dettagli Recensione

Sono stata trasportata in ambulanza al PS del Policlinico Tor Vergata la mattina del 9/12 di 5 anni fa in seguito ad un grave incidente d'auto. Trauma facciale, cranico; trauma toracico, addominale e del bacino. Accedo al box ortopedico su barella e su tavola spinale e l'esame TC total body evidenzia frattura pluri frammentaria della vertebra L5 con interessamento dell'arco posteriore e presenza di frammento osseo nello specifico vertebrale. Alla luce delle evidenze radiologiche, si richiede videat neurochirurgico. Viene chiamato urgentemente il dott. Puzzilli che, nonostante non fosse di turno, raggiunge il Policlinico; ne segue RM urgente della colonna lombo sacrale e conseguente ricovero in neurochirurgia per osservazione clinica, terapia farmacologica e trattamento chirurgico.
In sintesi:
Diagnosi principale: frattura traumatica vertebra lombare (L5) con distacco di frammento. È necessario intervenire al più presto per non compromettere ulteriormente le mie condizioni e la mia spina dorsale e l'intervento di stabilizzazione lombare (L4-S1) via posteriore (tramite barre e viti trans peduncolari) è l'unica possibilità di rimettermi in piedi! I rischi e le possibili conseguenze sono tante, ma non ho/abbiamo alternative, e la sera stessa mi ritrovo a firmare il consenso all'intervento neurochirurgico spinale. 
Non sto qui a riportare nel dettaglio le fasi dell'intervento, tantomeno i giorni e i mesi successivi, ma voglio riportare il momento in cui il dottor Puzzilli è venuto in camera, al risveglio dall'anestesia, per verificare che le mie gambe si muovessero e io le sentissi... ebbene sì, sentivo tutto! Non dimenticherò mai la sua espressione: un misto di gioia, sollievo e soddisfazione per lui e la sua équipe.
Mi ritengo super fortunata di essere capitata nel Policlinico Tor Vergata in cui c'è un reparto di Neurochirurgia d'eccellenza, con un personale altamente preparato, professionalmente e umanamente. Ringrazio dal primo all'ultimo operatore che mi ha visitata, accudita o semplicemente confortata in quei difficili momenti e sarò per sempre grata a chi, con quella vertebra in titanio, mi ha salvato la vita.