Dettagli Recensione
Colectomia totale - équipe prof. Sica
Credo sia arrivato il momento di scrivere la nostra recensione.
Mio marito è affetto da morbo di Crohn dall'età di 15 anni.
La malattia è stata sin da subito molto aggressiva e dolorosa, tanto che l'unico rimedio per sopraffare i sintomi era il cortisone.
Così mio marito è arrivato all'età di 42 anni con il colon distrutto, annientato da diverse anse intestinali che sfociavano in dolorosissime fistole perianali e con altre milioni di complicazioni dovute all'abuso di quel farmaco.
Quando ormai avevamo perso le speranze ci siamo rivolti al Prof. Monteleone, primario di gastroenterologia di questo policlinico, che ci ha visitato in pochissimo tempo ed ha pianificato un ricovero il giorno stesso.
Hanno eseguito ogni tipo di esame e, ahimè, il colon era irrimediabilmente compromesso.
osì il reparto di gastroenterologia ha chiesto il supporto di quello di chirurgia e pochi giorni dopo il professor Rossi, dell'equipe del professor Sica, ha effettuato un intervento di colectomia totale con ileostomia terminale.
L'intervento, nonostante le condizioni precarie di mio marito, è riuscito! Per precauzione è stato una notte in terapia intensiva e poi è salito in chirurgia, all'ottavo piano, il "nostro ottavo est".
Dico nostro perché, volenti o dolenti, è stata la nostra casa per più di due mesi.
Il cortisone aveva fatto danni inenarrabili, la ferita ha creato un sacco di problemi ed ha richiesto diversi interventi successivi.
La complessità della situazione è stata fronteggiata dai chirurghi con estrema competenza, bravura e professionalità, grazie anche all'esperienza ed alla maestrìa della dottoressa Ferracci, la caposala, specializzata in medicazioni avanzate.
Il suo aiuto era stato preziosissimo già in precedenza, quando attraverso queste medicazioni aveva risolto in gran parte la situazione perianale, nonostante questa fosse a dir poco drammatica.
Il lungo ricovero ed il sistema immunitario di mio marito non proprio "competente", sono stati terreno fertile per un'infezione da stafilococco, un altro ostacolo che abbiamo potuto superare solo grazie alla professionalità dell'equipe che ci ha seguiti.
Un team ineccepibile, che non ci ha mai lasciati soli, che ci ha riservato costantemente quell'umanità che troppo spesso in certi contesti si dimentica e che ci ha supportati e sopportati anche quando perfino noi eravamo esasperati da noi stessi.
Non c'è stata una sola volta in cui abbiamo avuto modo di dubitare delle scelte dei medici, nemmeno di uno di loro e credetemi che ne abbiamo visti tanti in quel reparto.
Ho fatto continuamente milioni di domande, mi rendo conto di essere diventata anche pedante, eppure ho ricevuto tutte le volte tutte le risposte ed il supporto che mi servivano per non mollare.
Gli specializzandi sono poi il fiore all'occhiello di quella équipe. Bravissimi e preparati come se avessero decenni di esperienza alle spalle ed allo stesso tempo umili e pronti a mettersi in discussione in ogni momento.
Per ogni specializzando le analisi di mio marito erano una sfida da vincere, non di rado capitava che restassero fino a tarda sera a sistemare la terapia ed a controllare che rispondesse bene.
Quando i valori iniziavano a rientrare erano soddisfatti ed entusiasti tanto quanto noi. Vorrei poterli nominare tutti, ma ahimè non conosco i loro nomi ne i cognomi, o ne ricordo pochi. Ricordo Francesco, Gabriele e purtroppo pochi altri, ma non importa perché sono bravissimi TUTTI.
Il rientro a casa dopo mesi di allettamento non è stato semplice, le prime settimane a dire il vero sono state disperate, i dolori erano ancora forti e la debolezza tanta.
In quelle settimane OGNI MATTINA ricevevo la telefonata della Dottoressa Marzia Franceschilli, che si interessava del decorso, ci dava preziosissimi suggerimenti e ci fissava il prossimo appuntamento.
Tuttora ci rechiamo in reparto ogni tre giorni a medicare la ferita che progredisce di volta in volta.
Mio marito finalmente ha ripreso a camminare, ha imparato a gestire la sua stomia (anche questo per merito loro che ci hanno fornito un'infinità di presidi, finché non abbiamo trovato quello adatto a lui) e lentamente stiamo ricominciando a vivere.
Gli unici momenti di tensione ed incomprensione si sono verificati con qualche infermiere poco empatico e professionale, ma non voglio parlare di questi casi sporadici, voglio parlare di tutto il personale infermieristico degno di questo nome.
E mi viene in mente la bravissima e dolcissima Rosaria, mi viene in mente Lorena, poi Rosario che ci ha strappato un sorriso anche nei momenti più neri, Silvia poi tutti, tutti, tutti.
Le parole per ringraziare chi ti ha dato l'opportunità di sopravvivere e finalmente di VIVERE non saranno mai abbastanza, soprattutto quando hai poco più di 40 anni e 4 figli da veder crescere.
GRAZIE MILLE AL PROF. SICA ED A TUTTA LA SUA EQUIPE.
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