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Centro UVA
Non ho parole per definire il centro UVA. Una volta che mia madre è stata ricoverata nel febbraio 2014 e le è stata diagnosticata la malattia di Alzheimer, il dott. Martorana ci liquidava nel dirci solo la durata della malattia e due parole scritte di inizio cura. Ci ha chiesto -a me e mio padre- se eravamo disposti a provare cure sperimentali, che al momento non accettammo. Successivamente ci chiamarono per richiederlo ed abbiamo accettato, rassegnati all'idea della malattia. Dopo ben 2 ore di attesa al Santa Lucia (che per me può anche chiudere subito) e dopo 1 ora che tenevano mamma in visita, ci dissero che era tardi e che non poteva provare la cura perché la malattia era andata troppo avanti. Allora dico: ma non avete la cartella clinica di mia madre? Non avete forse chiamato voi? Una dottoressa (di cui ho rimosso il nome) mi disse "ah questo non lo so". Ma se non lo sapete voi, chi deve saperlo?? In un primo momento chiesi al dott. Martorana se era il caso di inserire mamma in un centro diurno; mi disse: no signora, sua mamma ha problemi di linguaggio, si sentirebbe in imbarazzo. Dopo 4 anni le rispondo caro dottore che lei non conosce bene i centri diurni e che se avessi fatto domanda prima, forse mamma poteva interagire.
E ora che si ritrova su una carrozzina inferma, capisco l'importanza degli aiuti che potresti avere subito, prima che sua troppo tardi. Ma per loro pare tu sia solo un numero. Grazie alle mie visite esterne (pagando ovviamente) mia mamma ha avuto un po' di sollievo con consigli etc. E per noi famigliari che la seguiamo, abbiamo dovuto scoprire da soli il percorso da fare Asl Cad e tutto ciò che serve.
Non parliamo poi del medico che rinnovava il piano terapeutico sul corridoio dell'ospedale, perché aveva una riunione, senza nemmeno vedere mia madre. Chiudo perché mi verrebbe di dire tante parole brutte, ma non voglio essere maleducata.
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