Dettagli Recensione
Nessuna umanità e nessuna gentilezza
Il dott. Gianfranco Butera ha effettuato la chiusura del FPO a mia moglie circa un anno fa. A distanza di sei mesi l'ecodoppler transcranico ha rilevato un passaggio di 50 microbolle e dopo 12 mesi ancora 50 microbolle. Chieste spiegazioni al dr. Butera, mia moglie si è vista trattare con arroganza, protervia e cinismo: "Aspettiamo il primo episodio ischemico, 50 microbolle non sono un problema". Non ho le competenze per una valutazione medica, ma la sensazione è che il dr. Butera o abbia sbagliato l'intervento, o abbia sbagliato dispositivo di chiusura. Ho però molta competenza nel valutare l'umanità delle persone e, purtroppo, devo affermare con certezza che tali medici ne difettano. Ovviamente ora saremo costretti a chiedere ulteriori pareri.
Commenti
Cordialità.
Ho letto attentamente la sua disquisizione col Sig. Luigi e le dico sinceramente che sono totalmente d'accordo con Lei.
Il sottoscritto, cardiopatico congenito mono ventricolare, visitato dai migliori cardiologi del mondo (Azzolina, Barnard, Senning, Marcelletti e, in ultimo, Carminati), posso dire che a San Donato ha trovato la pace assoluta, senza più andare in giro per il mondo per trovare colui che seguisse passo passo il mio status.
Ho subìto, nel 1983 un impianto di Fontan, con TGA, eseguito dal Prof. Senning, intervento palliativo che, a distanza di 32 anni, non ho più dovuto modificare, anche se l'atleta vige sempre in me.
Bene, l'essere seguito dal Dott. Carminati e il Prof. Frigiola, non fa che sentirmi in una campana di vetro poiché, vista un po' l'esperienza conseguita, mi rende particolarmente tranquillo.
Generalizzare, così come ha fatto il Sig. Luigi, sinceramente, mi lascia molto perplesso, poiché, che da Lei ben detto, intervenire al cuore non è un mestiere qualsiasi, ma bisogna misurarsi con esperienze già comprovate che fanno sì che determinate informazioni vengano date ai pazienti in maniera oculata e precisa e, se intervengono in determinati modi, per quanto di conoscenza, non può che essere il meglio per un paziente.
Pertanto, mi raccomando, non generalizziamo tanto!
In merito al modo di porsi, non discuto, poiché la sensibilità di ognuno di noi è alquanto soggettiva.
Saluto cordialmente.
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