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Mi sono recata al Policlinico perché a 15 giorni dal cesareo, eseguito il 2 dicembre 2017 all'ospedale di Taormina, avevo febbre tutte le notti. Immediatamente giunta al pronto soccorso ginecologico, mi hanno fatto una ecografia e subito si sono resi conto che c'era qualcosa di serio che non andava intorno alla zona vescica- utero. Mi hanno fatto una serie di analisi e poi una tac con contrasto ed è venuto fuori che avevo un ascesso importante.
Il prof. Onofrio Triolo mi ha annunciato che l'unica soluzione era una laparotomia esplorativa, ovvero avrei dovuto subire un altro intervento della stessa portata del cesareo in cui avrebbero dovuto togliere l'ascesso e mettere a posto 2 anse intestinali che erano rimaste fuori posto ed avevano aderito alla parete addominale. L'intervento di circa 4 ore è stato eseguito dal prof. Triolo.
Io sono rimasta in tutto 9 giorni in reparto. Ero provata fisicamente e psicologicamente. Davo segni di depressione. Ho trovato dottori, infermieri e personale ausiliare che mi hanno dato conforto. Mi hanno aiutata con gesti e parole. Mi hanno messo in una stanza in cui potessi stare da sola, visto che il pianto dei piccoli mi faceva stare malissimo perché io il mio bambino di 18 giorni ce l'avevo a casa. Hanno permesso a mio marito di starmi vicino perché troppo spesso mi trovavano in un mare di lacrime. La vicinanza di mio marito, di un amica, o di mia sorella piano piano mi ha cancellato quell'angoscia di vedermi a Natale in un letto di ospedale e senza i miei adorati piccoli. Ho trovato qualcosa che non credevo fosse possibile trovare in un ospedale: empatia e tanta umanità. I dottori passavano spesso ad accertarsi che io stessi bene. E anche le infermiere o le ostetriche. Per non parlare della pulizia, ai massimi livelli. Bagni con doccia. Letti comodi e facilmente regolabili dal paziente con un tastierino elettrico.
Un ringraziamento particolare va:
al Prof. Triolo,
A Maria Laganà
A Renata
A Teresa
A Rosy (che un giorno trovandomi in lacrime mi ha fatta alzare, e mi ha aiutata a lavarmi e vestirmi con tanta pazienza e dolcezza)
e ad Alessandra.
Grazie mille ancora. Vi auguro tutto il bene del mondo.