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Nel mese di novembre 2013 mia madre subisce un trauma da colpo di frusta causandole un'ematoma sulla spalla dx. Dopo varie e vane visite ortopediche in cui veniva semplicemente addotta causa di contratture in seguito ad evento traumatico, le veniva somministrata una cura a base di cortisonici e antidolorifici rivelatasi poi inefficace per i dolori lancinanti che la stessa accusava. Successivamente, il persistere dei dolori e il loro peggioramento (la suddetta non riusciva più a muovere l'arto destro superiore, accusava formicolio allo stesso e aveva difficoltà nella deambulazione) la spinsero a sostenere un ulteriore visita di pronto soccorso, dove si sottoponeva a indagine strumentale RMS, il cui esito attestava la presenza di un ernia discale cervicale espulsa di notevoli dimensioni, che premeva sul midollo osseo e non le permetteva la mobilità degli arti. Dove essere stata visionata da vari medici specialisti, veniva programmato con estrema urgenza un intervento neurochirurgico eseguito dal prof F. Cacciola, il quale metteva a conoscenza i rischi legati a questa operazione alquanto delicata. Ad oggi, grazie al prof Cacciola e la sua equipe, mia madre, alla quale era stato pronosticato un futuro da paraplegica, riesce a camminare normalmente e a muovere gli arti superiori e ben presto tornerà alle sue abitudini quotidiane. Sono grata oltre che per il "miracolo" compiuto, anche per la disponibilità e umanità di molti dei suddetti medici del reparto di neurochirurgia del policlinico universitario di Messina.
Onore al merito, grazie per aver donato il sorriso non solo alla paziente ma ai familiari tutti.