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Grazie professore Filippo Benedetto
GRAZIE PROF. FILIPPO BENEDETTO.
Era il 23 Giugno 2013 a Troina: pochi attimi, una macchina impazzita in discesa, un incidente sotto casa. All'ospedale di Nicosia l’allarmante diagnosi: rottura dell’aorta toracica inferiore. Sfidando il vento e il buio di quella domenica sera, mio padre arrivò in elisoccorso al nosocomio G.Martino di Messina. Il dottore Filippo Benedetto, coadiuvato dai suoi “fratelli anestesisti” (così li definì), operò senza indugio, un uomo ormai a polso zero. Quando arrivammo, dopo circa tre ore, al sesto piano del padiglione H, il dottore Benedetto, guardandoci con occhi tristi ma speranzosi, ci disse che papà si trovava nelle mani di Dio, perché ciò che era in loro potere di fare era stato fatto.
Ebbene sì, Dio si era proprio servito delle sue mani, della sua professionalità e della sua umiltà, per lasciare in vita quell'uomo che da allora il professore continua a chiamare “FORTUNELLO”.
Non poteva non diventare il primario colui che non conosce riposo, che non si risparmia per i suoi pazienti e che, con il suo sorriso, le sue parole d’incoraggiamento e la sua semplicità, sa come coccolare e guidare chi come noi ogni giorno pregava anche solo per sentirsi dire: “Grave ma stazionario”.
In un mondo dove predomina il rendiconto, noi ci sentiamo di gridare che, in un angolo di Sicilia, ci sono ancora uomini che credono nell'amore verso il prossimo e soprattutto nel lavoro che svolgono, uomini per i quali il lavoro non è solo guadagno ma passione, vera, pura e semplice VOCAZIONE.
Un enorme grazie a lei caro Prof. Benedetto e a tutta la sua meravigliosa equipe, che abbiamo con grande affetto e riconoscenza battezzato i “nostri ANGELI”.
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