Dettagli Recensione
Figlia di paziente
Marzo 2017
A mio padre era stato diagnosticato un carcinoma al fegato e subito abbiamo pensato di rivolgerci ad uno dei migliori ospedali in Italia: il Gemelli. Sapevamo benissimo che la diagnosi era pesante, pesante come una sentenza ahimè già scritta, ma in questi casi la speranza è sempre l'ultima a morire. Subito ci hanno consigliato di iniziare la chemioterapia (Gemcitabina) in modo da far ridurre il tumore e poi eventualmente operare. A parte l'esito della malattia, che purtroppo immaginavamo, ciò che critico tanto e mi lascia a bocca aperta è l'insensibilità di tutti quei medici che con aria austera ci guardavano dall'alto in basso. Mai una parola di conforto, mai un sostegno. Ogni visita veniva effettuata da un medico diverso, ognuno prescriveva medicinali diversi a volte senza neanche guardare mio padre. Parlo da studentessa di medicina e aspirante oncologa e spero tanto di non diventare mai un medico come tutti quelli che sono nel reparto di DH di oncologia. Le infermiere sono davvero molto, molto gentili e preparate, ma i medici sono pessimi. Non consiglio assolutamente di rivolgersi a quel reparto, c'è moltissima disorganizzazione; mio padre prima di effettuare una chemio era costretto ad aspettare ore ed ore nella sala di attesa..: vorrei ricordare a tutti i professori che si tratta di malati oncologici e non di persone comuni.
Commenti
Pensavo che il mio fosse stato un caso isolato, purtroppo pare vi sia la prova che il mio è un caso nella norma. Tra i medici ho riscontrato una disorganizzazione spaventosa, non comunicano tra loro (chi prescrive una terapia e chi nel successivo consulto la toglie chiedendoci il motivo per cui erano stati prescritti certi farmaci), non hanno gestito le comunicazioni con il paziente (se avete un dubbio o un'emergenza e volete contattare qualcuno di loro, penso che sia più facile contattare il Papa), non hanno infuso alcuna fiducia sul loro operato, nè dato alcuna ipotetica prospettiva. Personalmente li ho trovati dei semplici "applicatori di protocollo".
Nulla da eccepire per quanto riguarda il reparto infermieristico.
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