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TANTE GRAZIE ANCORA
Paziente di 52 anni operato in urgenza per endocardite causata da un tumore neuroendocrino metastatico del pancreas.
Questa operazione, quando fatta in emergenza, senza possibilità di pianificarla, di solito presenta alte percentualità di insuccesso.
Nel mio caso la mia fortuna ha un nome: PERGIORGIO BRUNO, il bravissimo dottore cardiochirurgo del Policlinico Gemelli che mi ha operato nell'ormai lontano marzo 2014, sostituendomi entrambe le valvole del cuore, aortica e mitralica; è solo grazie alle sue magiche mani se oggi sono ancora qui, e non finirò mai di ringraziarlo per questo. So che la mia operazione presentava altissimi rischi che pochi altri cardiochirurghi si sarebbero presi (quando sono arrivato in sala operatoria ero già senza conoscenza, praticamente più morto che vivo), ed è proprio per questo che vorrei porre l'attenzione sul mio caso, in quanto adesso sono a quasi tre anni dall'operazione e, nonostante il problema oncologico con cui devo comunque fare i conti ogni giorno, in questi tre anni ho potuto godere ogni giorno dell'affetto dei familiari, apprezzando le più piccole cose della vita; tre anni dicevo... ma il dottor Piergiorgio Bruno ha avuto solamente poche ore, o forse minuti, per valutare la mia situazione, se operarmi oppure no.. e da come si è visto non è solo abile con le mani come cardiochirurgo, ma anche bravissimo a valutare quando prendersi i rischi del caso.
Vorrei inoltre ringraziare tutti i componenti del reparto di Cardiologia del Policlinico Gemelli, dalla Terapia Intensiva ai vari reparti, tutti i bravissimi infermieri, tra tutti Erasmo Treglia, che mi è stato molto vicino e che ringrazio tanto, il dottor Massetti, il dottor Fabio Infusino ed il dottor Angelo Villano, la dottoressa Fedele; ce ne sarebbero molti altri, ma adesso purtroppo non ne ricordo più i nomi. Ma ci tengo a ribadire che nonostante mi trovassi in un ospedale e che, purtroppo mio malgrado, ci ho dovuto passare quasi 5 mesi al suo interno, grazie alla professionalità ma anche all'umanità di tutto il personale di questo reparto, mi sono sentito come quasi in famiglia.
Grazie a tutti per questo, non vi dimenticherò mai.
Roberto P.
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