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Visita ORL da pronto soccorso
Mia moglie, in gravidanza alla 26° settimana, ha accusato otalgia destra con Anestesia dell'emilato facciale destro. Di conseguenza si è recata presso il pronto soccorso del policlinico Gemelli. Al triage l'infermiera (erano le 18:50 del 7/04) l'ha accusata dicendole che: " per il dolore all'orecchio NON si va al PS, ma si va dall'otorino in ambulatorio (pagamento)".
Veniva comunque inviata alla visita specialistica con il Dr. Bussu. Il professionista visitava mia moglie continuando a parlare al cellulare (non ha mai smesso di parlare al cellulare durante la visita, nessuna raccolta anamnestica così come si evince dalla cartella clinica (non poteva certo sospendere la telefonata!) e dopo aver chiesto un otoscopio e aver ricevuto la risposta, da parte dell'infermiere, che era rotto (!!) prescriveva una terapia antibiotica ma contemporaneamente scriveva nel referto che: "otoscopia nei limiti della norma (otoscopio creato artigianalmente , senza lente di ingrandimento ma solo a visione diretta), non otorrea. Utile comunque copertura antibiotica con amoxicillina e terapia sintomatica.
Dunque riassumendo: prescrive un antibiotico senza evidenza di infezione ma solo allo scopo di terapia empirica, ASSOLUTAMENTE VIETATA DALLE ULTIME EVIDENZE SULL'ANTIBIOTICO RESISTENZA. Ovviamente faremo una visita con un altro specialista (magari con un otoscopio funzionante e senza cellulare in uso durante la visita). Aveva ragione l'infermiera al triage: si va in ambulatorio per le visite specialistiche.. (basta sceglierlo bene però!).
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