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Pronto soccorso del policlinico gemelli
Mia madre 90enne è stata portata al pronto soccorso del Policlinico Gemelli per frattura del femore in data 30 gennaio. Abbiamo trovato il personale insofferente e irrispettoso, dai medici agli infermieri, dai portantini agli addetti/e alle pulizie, scarsa pulizia, coperte talune sporche passate da un paziente all'altro, una stanza per 5 letti con le bocchette di aria fredda direttamente sui degenti, costretti a coprirsi letteralmente la testa per il freddo (QUANDO RIUSCIVANO). La sensazione di trovarsi in un ospedale del terzo mondo sporco e sovraffollato, e non c'entra niente il fatto che stessero effettuando lavori di ristrutturazione, è stata proprio la sensazione di abbandono dei malati, questo soprattutto durante la notte. Noi parenti dovevamo da soli trascinarci le barelle, quando chiamati per visita, con flebo attaccata. L'ortopedico di turno nella notte tra il 30 e 31 chiuso nel suo ambulatorio con cuffiette alle orecchie davanti al computer, mai uscito per rispondere ai lamenti strazianti di mia madre, se non altro per rassicurare o aiutare a calmare anche con un sedativo l'ansia ed il panico della medesima e a monitorare un'altra situazione di un anziana di 92 anni con rottura alla spalla. Le due anziane erano poste esattamente davanti alla sua porta. Altri anziani lasciati nei corridoi senza assistenza alcuna, se non sollecitata da chi si trovava ad assistere qualche suo parente. UNA VERGOGNA PER ROMA, che non ci si aspettava certo da un policlinico che fino a qualche anno fa era l'eccellenza.
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