Dettagli Recensione
Pessimo!
Solo dopo 4 mesi di continui ricoveri per vomito continuo e dolori addominali e dopo due gastroscopie, si sono accorti della presenza di un'ernia iatale. Fino a quel momento i dottori affermavano con gran sicurezza che fosse un problema psicologico, suggerendo addirittura alla paziente di evitare di vedere i parenti (che conoscendola ovviamente continuavano a ripetere loro che non c'era nessun problema psicologico) per qualche giorno, facendola andare dallo psicologo e dallo psichiatra (non suggerendole di farlo, ma dicendole che era necessario, che doveva farlo!).
A causa di questo loro errore, le venivano somministrati ansiolitici e antidepressivi (Lexotan e Tavor), mattina e sera. Un pomeriggio hanno faticato non poco per svegliarla, a causa di questi farmaci, tant'è che le stesse infermiere hanno d'urgenza chiamato un dottore per accertarsi che fosse tutto nella norma...
Iniziano i dolori una settimana prima del cesareo programmato. Le somministrano il Buscopan. La cosa si ripete due gg. dopo, le ridanno il Buscopan! Dopo poche ora però i dolori ricominciano, ripetute chiamate e il dottore non arriva. Il monitoraggio è ok quindi per loro va bene così. I dolori aumentano, sospetto che stia entrando in travaglio. Il medico chiama l'anestesista e non si fa più vivo nessuno, vengono richiamati e la risposta è che il cesareo non si può fare perché ha bevuto un goccino di acqua 4 ore fa, che le sale parto sono piene e che domani ci sarà più personale... Inaudito!!!
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