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Intervento per sospetta neoplasia cerebrale
Stare bene e ritrovarsi ad affrontare un intervento chirurgico per una sospetta neoplasia cerebrale è stato un fulmine a ciel sereno. In un attimo si sprofonda in uno stato di profondo malessere. Qualsiasi domanda non trova una risposta plausibile, ma non ci si può abbandonare alla disperazione. Bisogna con tutte le forze aggrapparsi alla vita e il toccasana più efficace è la fede e la fiducia in chi c’è vicino. Se poi ci viene in soccorso un angelo, si incomincia ad affrontare in modo più volitivo il presente, per uscirne vincitore.
Quell'angelo mi si è presentato nella persona del Prof. Alessio Albanese, neurochirurgo oncologo, presso l’Istituto di Neurochirurgia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Università Cattolica del Sacro Cuore.
Ho avuto da sempre la convinzione che quella del medico sia una vocazione, prima di essere una professione.
Il Prof. Albanese, oltre a rafforzarmi quella convinzione, l’ha colorata di umanità e abnegazione racchiudendola in una cornice di rispettosa professionalità.
Al Prof. Albanese, a tutto il suo staff e al Policlinico Universitario A. Gemelli, va tutta la mia gratitudine e quella di chi mi vuole bene.
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