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Ritorno a vita normale dopo intervento di PCTA
Ho 76 anni, con 3 bypass aortocoronarici impiantati nel 2005 a causa di una stenosi coronarica del 95%, mascherata dall’apparente normalità di esami ECG, scintigrafia, Tac, ma rivelata da una progressiva incapacità fisica di fare qualsiasi sforzo, anche pochi metri, a passo normale.
Dopo l’operazione di bypass e il periodo di riabilitazione, devo dire che la mia vita è tornata normale per quasi quattordici anni, con possibilità di fare anche di jogging al parco ed attività aerobiche.
Purtroppo nel 2019 i sintomi sofferti nel 2004, pre bypass, hanno cominciato a riaffacciarsi rapidamente e un test da sforzo, consigliato dal mio cardiologo, è stato interrotto dopo appena un minuto di esecuzione per” esaurimento muscolare” con prescrizione da parte dei cardiologi di eseguire una coronarografia.
La coronarografia ha rivelato occlusioni di due bypass e necessità di impiantare due stent su un bypass.
Il periodo successivo a questa operazione è stato un vero incubo con frequenti crisi ipertensive, affanno per qualunque attività della vita quotidiana e cinque ricoveri in pronto soccorso in vari Ospedali di Roma senza soluzione del problema.
Una Tac coronarica da me effettuata successivamente ha riscontrato varie stenosi critiche con suggerimento ad eseguire ulteriore coronarografia e tentativo di rivascolarizzazione.
Un ricovero presso un grande ospedale di Roma e l’esecuzione della coronarografia ha documentato "occlusione del bypass venoso sull’IVP con pervietà degli stent precedentemente impiantati su CDX, stenosi critica dell’anastomosi del graft venoso su MO sottoposto a tentativo inefficace di rivascolarizzazione con impossibilità di oltrepassare la stenosi", per cui si sospendeva la procedura in assenza di complicanze.
Tornato a casa, si sono ripresentate le crisi ipertensive, l’affanno e la limitazione quasi totale delle attività della vita quotidiana. Quindi vita da completo invalido.
Disperato, ho fatto una ricerca dei centri di Eccellenza di Cardiologia Interventistica Angioplastica in Italia e ho scoperto che l’Ospedale Gemelli ha una valutazione di qualità fra le più alte in Italia (Fonte Enti certificatori indipendenti), con quattro equipe di Cardiologie interventistiche una delle quali diretta dal professor Carlo Trani, al quale i pazienti da lui operati hanno dedicato numerose recensioni colme di sincera ammirazione e riconoscenza per il risultati da lui ottenuti.
Ho deciso quindi di affidare la mia vita, che ritenevo distrutta, nelle mani del professor Carlo Trani che, con grande professionalità e gentilezza, mi ha visitato, incoraggiandomi ad effettuare un ulteriore tentativo di angioplastica ,avendo visto ,nel corso della visita, possibilità risolutive.
Di fatto dopo poco più di un mese sono stato ricoverato in Cardiologia 2 dell’Ospedale Gemelli e, dopo due giorni, mi ha operato il professor Trani e la sua equipe che, con un intervento di PCTA di quasi 3 ore, ha oltrepassato la stenosi ,tranquillizzandomi durante l’operazione. Nel successivo ricovero in UTIC, sono stato seguito in maniera perfetta dai medici ed infermieri, visitato dal Professor Trani e dimesso dopo pochi giorni per un breve periodo di riabilitazione. A 20 giorni dall’operazione ho ripreso la mia vita normale avevo quattro anni fa, con pressione arteriosa stabilizzata, affanno sparito e ritorno ad una vita tranquilla. Devo tutto questo alla grande competenza e umanità del Professor Carlo Trani, alla sua efficientissima equipe, alla perfetta organizzazione del reparto di Cardiologia 2 e della UTIC dell’Ospedale Gemelli.
Non smetterò mai di ricordare con gratitudine e ringraziare il professor Trani, la sua èquipe e l’Ospedale Gemelli per avermi fatto tornare in sette giorni ad una vita normale. Grazie ancora.
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