Dettagli Recensione
Parto cesareo
Ho dato alla luce la mia bambina a febbraio, ma penso che sia stata una delle esperienze più negative della mia vita.
Fino al momento del parto mi sono sempre trovata benissimo, super assistita al pronto soccorso, durante i monitoraggi e in tutte le fasi pre-parto.
In sala parto, per le prime 20 ore sono stata seguita senza grossi intoppi (nonostante diverse induzioni), se non nei momenti di cambio turno... passava anche un'ora e mezza prima che qualcuno si facesse vedere, ma non mi sono mai lamentata!
Alle 22.00 del secondo giorno, a dilatazione completa e collo dell'utero piatto, la ginecologa decide che ci sto impiegando troppo tempo, che l'epidurale deve essere interrotta. Risultato: dolori lancinanti (ma la cara dottoressa affermava che era il mio cervello e che i dolori fossero frutto della mia immaginazione) e 3 manovre di Kristeller, a cui ho provato ad oppormi in tutti i modi, ma sempre i cari presenti in sala parto mi dicevano di non fare storie perché non mi stavano "toccando" (ero io ad esagerare). Peccato che sono tornata a casa con la gabbia toracica piena di lividi!
Inizio a non avere le forze, chiedo un po' di carta bagnata per inumidirmi la fronte dopo 36 ore in sala parto, la dottoressa risponde "eh sì datele anche qualcosa di fresco"!... Con le manovre la bambina scende, decidono di tirarla con la ventosa: 6 tentativi... falliti!
Cesareo d'urgenza, con commenti sul mio travaglio.
Mi portano in camera, mi danno la bambina e mi dicono di allattarla, non avevo le forze e soprattutto latte, ma anche lì mi dicono che mi devo impegnare. Sto zitta.
Dopo 24 ore segnalo di avere difficoltà ad allattare, ma continuano a ripetermi che devo avere pazienza.
Sono stata dimessa a 48 ore dal parto, peccato che dopo 4 giorni si sia verificata un'emorragia della ferita.
Ho incontrato anche tante persone eccezionali, ma il grado di umiliazione subìto in sala parto l'ho trovato vergognoso.
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