Dettagli Recensione

 
Ospedale Policlinico Agostino Gemelli di Roma
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Figlia di paziente

Mia madre è stata ricoverata in questo decantato reparto per tumore all’ovaio e conseguente carcinosi peritoneale, liquido ascitico e metastasi diffuse nei polmoni. Si sono affidati alla diagnosi che abbiamo portato da un altro ospedale. Fatta laparoscopia sabato, con aspirazione del liquido ascitico e prelevato tessuto per esame istologico, dimessa lunedì “in buone condizioni generali di salute”, la notte stessa è stata riportata di urgenza in PS causa dispnea. Una notte in PS lasciata lì come una animale.. Il giorno successivo mandata in medicina clinica (ancora è in quel reparto) nessuno degli oncologi è andato a visitarla e in reparto nessuno sa darmi spiegazioni, sanno solo dirmi che saliranno a visitarla. Oggi è giovedì ed è ancora là, con liquido ascitico che la soffoca. Per fortuna un medico di quel reparto le ha fatto un drenaggio, mentre degli oncologi del 4° piano nessuna notizia. Io spero che vada tutto bene, altrimenti, lavorando nel settore giornalistico, un bel servizio non glielo toglie nessuno!
In tutto questo mia madre ha 76 anni ed è diabetica, ipertesa, cardiopatica.

Patologia trattata
Tumore ovarico, carcinosi peritoneale e liquido ascitico.
Esito della cura
Nessuna guarigione

Commenti

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Inviato da Gioia
15 Agosto, 2018
Da competente nel settore spesso leggo i commenti di questo sito e alcune volte rimango sorpresa di alcune cose che si scrivono. Premettendo che quando si ha una grave patolgia che sconvolge la vita si è molto provati psicologicamente e si cerca sempre di trovare una colpa esterna (quando purtroppo realmente non c'è colpa del perchè ti viene un cancro), non capisco perchè ci sia questa continua aggressività nei confronti di chi fa della propria vita una missione per aiutare i pazienti che si imbattono in una grave patologia. Cara signora Nicoletta, se lei lavora nel settore giornalistico, invece di minacciare, scriva che purtroppo il tumore dell'ovaio si scopre quando già le pazienti hanno liquido ascitico in addome, scriva che non bisogna sottovalutare sintomi quali dolori addominali persistenti e disturbi dell'alvo, scriva che effettuare la diagnosi e intervento in un centro di eccellenza che opera più di 300 pazienti all'anno di tumore ovarico migliora la prognosi e la sopravvivenza, scriva che per iniziare le cure (se si riescono ad iniziare a una donna di 76 anni, diabetica, ipertesa e cardiopatica in quanto già problematica per tali concomitanti condizioni) è necessario avere prima un esame istologico, scriva che in Italia il pronto soccorso delle grandi città è affollato da gente che spesso non ha urgenze ma per regolari controlli e non c'è nessun interesse da parte delle politiche nazionali a migliorare la rete territoriale per ridurre l'afflusso ai pronto soccorso, scriva che il pronto soccorso del policlinico Gemelli spesso ha in carico 150 pazienti con solo 5 infermieri di notte, scriva che nel reparto di medicina interna ci sono comunque dei medici competenti e che finchè non arriva l'esame istologico il trattamento della patologia della mamma è solo quello purtroppo di togliere il liquido ascitico per farla sentire meglio. Forse se oltre ciò che minaccia, scrivesse tutto questo, si farebbe un vero servizio di informazione alla comunità!
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Inviato da rita marino
04 Dicembre, 2019
Il commento della signora e' ben diverso da quello suo, che ha dato una risposta che non sposa assolutamente il disagio provato e l'indifferenza nei confronti di chi soffre!!
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