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Intervento in urgenza vertebra L5
Il giorno 13 luglio del 2016, mentre con il mio ragazzo andavamo in moto in vacanza, abbiamo avuto un incidente: una macchina mancava la precedenza e ci urtava in pieno. Io sono stata sbalzata in aria per atterrare prima sul cofano della stessa e poi di colpo a terra. Nell'impatto, subito guardandomi mi sono accorta che la vacanza era ormai lontana... Infatti una volta giunta in ospedale in ambulanza, agonizzante dal dolore, mi sono state diagnosticate varie fratture. La prima che vi vado a elencare è la lussazione del mignolo della mano destra, il male minore sì, ma non per questo è stato sottovalutato all'ospedale dai medici, che hanno subito provveduto a rimettere in asse le mie ossa per poi steccarle. Qui va il mio ringraziamento speciale a un medico specializzando che è stato con me per la prima settimana di ricovero, di cui purtroppo non ricordo il nome ma che ricorderò sempre per la sua bravura e la sua pazienza, che mi disse che si stava proprio specializzando nella riabilitazione delle ossa della mano e tutto ciò che ne faceva parte infatti. Grazie a lui la mia mano ora ha ripreso il pieno movimento. GRAZIE!
La seconda frattura da scoppio del calcagno destro mi è stata operata dal dottor Maccauro, che ringrazio qui visto che non ho mai avuto il piacere di vederlo di persona. Il piede ha ripreso quasi completamente la sua mobilizzazione, ma purtroppo ho ancora poca sensibilità sulla parte plantare esterna e al mignolo. Ma d'altronde cosa potevo aspettarmi di più dopo quello che mi è capitato?
Ho tenuto il meglio per il finale: frattura da scoppio della vertebra L5 che, rompendosi in mille pezzi, ha fatto sì che alcuni frammenti finissero sulla sacca del liquor, tagliandola e così permettendo al liquido spinale di fuoriuscire per tutta la notte. Sono rimasta in attesa per la sala operatoria perché un signore molto più grave di me era entrato in urgenza. Nel frattempo molti sono stati i dottori che passandomi vicino venivano a controllare ripetutamente i riflessi e i movimenti delle mie gambe, facendomi capire che forse non era poi così tranquilla la situazione. Infatti c'era un buon rischio che rimanessi paralizzata dalla vita in giù... Finalmente al mattino, ricoverata d'urgenza, sono stata operata dal magnifico Dott. Enrico Pola, che insieme a tutta la sua equipe ha contribuito a far sì che io oggi possa camminare ancora!! Questo grazie a una stabilizzazione della vertebra L5 tramite delle barre di metallo appositamente modellate e 4 viti che partono da L4 a S1. Mi ritengo fortunata che mi sia capitato proprio lui e lo consiglio a chiunque debba fare una operazione. Il professore, oltre ad essere stato il mio salvatore, è stato un punto di riferimento e mi ha aiutata passo passo nella mia riabilitazione, consigliandomi cosa era giusto per me e in più è stato presente e veramente interessato alla mia ripresa. Questo per me è molto più che essere un Dottore. Come ho detto, il mio Salvatore!! Ma non solo il mio. Infatti il professor POLA, oltre a curare me, ha operato anche la mia mamma che purtroppo, dopo avere avuto 4 figli di cui 2 gemelli, ha gravato molto il peso sulla schiena facendo sì che il disco della vertebra L4 si annerisse del tutto, provocandole dolori lancinanti alle gambe quasi da non permetterle più di muoversi e camminare. E come poteva non farsi operare dal mio salvatore? Infatti dopo l'operazione con il prof. Pola, la mia mamma ha subito riacquistato la mobilità delle gambe non sentendo più dolore. Quindi GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE MILLE Prof. ENRICO POLA! E un ringraziamento speciale a tutti quelli che mi hanno sopportata, anzi, che ci hanno sopportate! (la segretaria Carmela, la dottoressa Virginia collaboratrice del professore, il dottor Omar e i dottori dai capelli rossi di cui non ricordo il nome, ma non per questo siete stati meno importanti! scusatemi!!). Ringrazio la pazienza degli Oss e degli infermieri del reparto di traumatologia e chirurgia vertebrale che mi sono stati vicini.
Un abbraccio a tutti voi,
Anna Pepe
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