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Ad averne, di reparti così
Sono ormai due anni che frequento l'Oncologia Martoni, e spero che venga mantenuta l'eccellenza creata da Pannuti prima e da Martoni poi, proprio ora che Martoni lascia per raggiunti limiti d'età. Medici ed infermieri sono di assoluto livello e, nonostante le attese perchè non sempre si può rispondere sbrigativamente a chi chiede non solo chiarimenti, ma conforto, il contatto è di alto profilo. Non sei mai un numero, non vieni mai trattato con sufficienza (e questo è quanto dicono tutti coloro con cui parlo) né da medici, né tantomeno da infermiere. Nella sofferenza, è un sollievo sapere di essere accuditi con senso della responsabilità e grande professionalità. Poi c'è il fondamentale aspetto del supporto psicologico, perché in patologie tumorali molto può la testa e la propria volontà. Questa associazione "Se ne parli", voluta fortemente da Martoni, risponde alle esigenze di chi sente il bisogno di scambiare le proprie esperienze, di condividere il proprio percorso, e ciò avviene alla presenza di psicologi formati sul piano dell'assistenza a malati di tumore. Un'isola felice? Non so, ma certo rispetto a ciò che si sente della sanità, sicuramente un luogo in cui l'eccellenza è di casa. Del resto anche in altri reparti il Sant'orsola Malpighi eccelle: ho fatto una difficile colonscopia con un medico che mi ha fatto partecipare e addirittura sorridere (grande, non sono riuscito a sapere il nome, comunque era al padiglione 2 del Malpighi), ho fatto 33 sedute di radioterapia l padiglione 30 assistito da medici e infermiere/i di prim'ordine: da malato, cosa posso volere di più? Per non parlare poi dell'ANT e dell'importanza per tanti di un'assistenza domiciliare: spero che sempre più persone contribuiscano a far crescere questa benemerita associazione creata dal professor Pannuti.
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