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Poca professionalità e rispetto per il malato
Mio padre è stato ricoverato più di un mese nel 2015 per la presenza di calcoli nei dotti biliari intraepatici.
Ci si interfaccia esclusivamente con lo specializzando di turno (e siamo in un centro di terzo livello..) che riferiva quello che gli era stato detto di riferire dai medici strutturati, assenti e quasi inavvicinabili; a partire dal primario, che in corsia non abbiamo visto neanche per sbaglio (forse per questo le tante carenze). Mi chiedo che senso ha la cura di un malato se il suo medico non conosce neanche il suo viso e la sua voce, se non forse solo cinque minuti prima dell'intervento.
Saranno anche bravi tecnicamente, ma non è solo questo che fa di un medico un bravo medico!
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