Dettagli Recensione

 
Ospedale di Pisa
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

La scelta del chirurgo è determinante

Dalla lettura delle ultime recensioni, si potrebbe dedurre che il reparto di Ortopedia UNI 1 di Cisanello, si trovi in una fase di alta criticità. I fatti esposti rilevano che questi pazienti hanno subìto eventi negativi, circostanziabili agli errori -evitabili-, quindi fortemente stigmatizzabili. Ciò nonostante, generalizzare in negativo un contesto dove interagiscono decine di persone tra medici, paramedici e altri, senza considerare le differenze qualitative e comportamentali che pur sono intrinseche ad ogni individuo, anche se indossa il camice bianco, non aiuta la rappresentazione di una realtà.
E' comprensibile che ognuno porti la propria esperienza, tuttavia si dovrebbe fare un passo ulteriore, circostanziare il più possibile l'episodio/evento negativo, in modo da circoscrivere la massificazione degli eventi negativi.
Prendendo spunto dalla mia esperienza, come paziente (molto esigente e osservatrice dei dettagli) potrei portare la mia valutazione su un'opposta prospettiva. Nell'aprile scorso, presso Ortopedia 1 Cisanello, mi sono sottoposta ad un intervento al metatarso, esito:
atto chirurgico tecnicamente perfetto, prescrizione dei farmaci completa e ottimale, il chirurgo ha seguito tutte le fasi post-intervento. Risultato finale: eccellente.
Un aspetto che poteva essere stigmatizzabile: migliorare la gestione del personale paramedico.
Sono stata fortunata? Non credo si tratti di fortuna, bensì di scelta del chirurgo, qualora possibile; avendo l'accortezza di interagire in modo produttivo, cercando, al meglio, di interpretare il corretto profilo professionale ed etico dello stesso.
Qualora si riscontrassero eventi o comportamenti non corrispondenti alle necessità ed esigenze personali, voltare pagina, cambiare reparto o medico.
Consiglierei questo reparto con il chirurgo giusto.

Patologia trattata
Cedimento metatarsale.
Esito della cura
Guarigione totale

Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4  
 
Per Ordine 
 
Inviato da Vivian
15 Settembre, 2013
Ciao P.A.,
mi potresti dare il nome del chirurgo, perché ho un problema simile al tuo.
Mi ha incuriosito molto quando scrivi "chirurgo giusto"..: come si riconosce il chirurgo giusto?!!
Grazie,
Vivian
Inviato da luca
15 Settembre, 2013
Non me ne voglia, cara signora, ma la sua esperienza risulta poco attendibile per la valutazione della professionalità dell'equipe medica di riferimento; non è certo un semplice e non complesso intervento di cedimento metatarsale (eseguito tra l'altro in anestesia locoregionale), che permette di stabilire la media-alta competenza della dirigenza medica. La TRAUMATOLOGIA ORTOPEDICA IN EMERGENZA URGENZA, questa sì che permette di capire se gli ortopedici hanno alte competenze oppure no. Ho notato, nell'opinione da lei pubblicata, che ha indicato col termine fortemente stigmatizzabile l'esperienze negative dei pazienti che hanno scritto le altre recensioni. Beh, mi permetta, è un modo un pochino atipico e di non buon gusto indicare con tale termine esperienze altrui poco piacevoli. Le faccio presente, signora, che i pazienti sopra citati hanno avuto dei problemini alquanto seri, tali da dar loro delle inabilità permanenti importanti (altrimenti si muovevano e andavano altrove); questo non è GENERALIZZARE, ma è la cruda e dura realtà dei fatti. Su una cosa comunque ha ragione lei e non al 100% ma al 1000 x 1000: informarsi e capire quale medico è più idoneo per il proprio problema, maggiormente se il proprio quadro clinico è serio e complesso. MA TENGA PRESENTE, però, che tale condizione NON E' ATTUABILE in una situazione di emergenza-urgenza, in quest'ultimo caso è quindi indipendentemente dalla volontà del paziente, che si becca, purtroppo (così è stato nel mio caso) o per fortuna, l'ortopedico che trovi di turno. Oltre a questo, LA COSA PIU' GRAVE è che l'intera equipe medica non sia in grado risolvere il problema di un paziente perchè troppo complesso per loro, pur essendo risolvibile in altri centri maggiormente e altamente specializzati (non conosciuti da quest'ultimi), procurando un più o meno grave deficit al pz. sotto forma di inabilità permanente. Questo significa che se una frattura non viene ridotta in fase acuta, rischi di prendertelo in tasca per tutta la vita. Veda lei, signora, se questo significa stigmatizzare o generalizzare al tal punto da non aiutare la rappresentazione della realtà.. non me ne voglia, ma mi faccia il piacere.
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Inviato da P.A.
16 Settembre, 2013
Intanto, rilegga con la pacatezza dovuta il mio intervento. Se crede, mi esprimo in modo ancora più semplicistico: "generalizzare" significa non fare di tutta un'erba un fascio; ho la conferma derivata non solo dalla mia modesta esperienza personale, ma da decine di pazienti che, in quel reparto, hanno risolto felicemente il loro problema.
Pertanto uscire dalla generalizzazione significa avere il coraggio, anche, di fare nomi e cognomi, o comunque circostanziare l'evento negativo; lei sbaglia quando insiste sul fatto che -l'intera equipe medica- non è stata in grado di risolvere il suo problema. Lei sa da quanti elementi e chi sono i medici che compongono l'intera equipe? L'intera equipe medica si è occupata del suo caso? Non si sono neppure turnati? Nessuno di loro era in ferie? Quando si sarà risposto a queste domande, forse capirà meglio il mio intervento, non si può e non si deve generalizzare! Comprendo benissimo il suo problema e di coloro che, secondo quanto da lei sostenuto, hanno subìto danni permanenti: Lei dovrebbe sapere però, in quanto acclarato giuridicamente, che gli errori in ambito sanitario sono attribuibili all'individuo e non al reparto. Quindi non si generalizza, neanche sotto questo
aspetto. La invito ancora a rileggere con pacatezza il mio intervento, circa la "scelta del chirurgo quando è possibile". Cosa significa quando è possibile? Non evidentemente nei casi di urgenza! Mi consenta infine di farle notare che la nostra Costituzione democratica consente a tutti i cittadini di esprimersi con la parola o con lo scritto. Bene, ho espresso, in questo caso il mio pensiero e quello di decine di cittadini/e con i quali mi confronto ogni giorno nell'ambito di un contesto ideato per raccogliere i pareri e le necessità relative alla loro salute. Per signorilità, non le dirò.... "mi faccia il piacere lei", bensì le porgo i migliori auguri, di ritrovare anche una serenità di spirito.
In risposta ad un earlier comment

Inviato da P.A.
16 Settembre, 2013
Ciao Vivian,
purtroppo per motivi professionali non posso favorire la pubblicazione di un nome rispetto ad altri nominativi. Contatta la redazione del sito e chiedi se è possibile avere il mio account (nel caso specifico consento).
Il chirurgo giusto deve intanto avere una specializzazione adeguata alla risoluzione del problema presentato dal paziente.
Deve prendere in carico il paziente e non solo la sua porzione malata.
Deve avere il dono dell'ascolto e della disponibilità, compatibilmente ai propri impegni professionali.
Deve darti ogni spiegazione possibile sul tuo stato, con parole semplici e con la pacatezza dovuta.
Deve seguirti nelle diverse fasi del tuo percorso ospedaliero.
Non dovrebbe mancare agli appuntamenti programmati con te, salvo urgenze indifferibili di servizio. Se accade, chiederà al personale di avvertirti o lo farà lui stesso.
L'elenco è ancora lungo, in quanto qui sintetizzato, non corrisponde alla lista dei desideri, bensì alle indicazioni contenute nei Codici etici di deontologia professionale (pubblici), tradotti in parole semplici.
Spero di leggerti in privato.
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