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Pessimi
Difficile pensare a qualcosa di peggio.
Nel 2022 mia madre si ricovera per un intervento che definiscono di routine, lei non lo voleva fare, ma il Dottor Falcetta prima e il Prof. Colli poi, insistono nel descriverlo come non complicato. Dopo varie titubanze lei accetta di operarsi e non ne uscirà.
Il professor Colli, mentre tenta di sostituire la valvola, incide l'aorta e da quel momento iniziano tutta una serie di vicissitudini dolorosissime.
Nei tre mesi di lotta tra la vita e la morte si salvano solo il Prof. Levantino, che ha cercato di recuperare il danno, e l'equipe della terapia intensiva ma tra i dottori di cardiochirurgia, per quanto molto gentili, nessuno si è dimostrato professionalmente accettabile.
Ho denunciato penalmente quanto accaduto, ma è arrivata la richiesta di archiviazione da parte del giudice che scrive così: "Certamente aspetti di diverse carenze sembrano emergere, certamente dal punto di vista comunicativo, così come anche nella parte finale, in cui si è cercato (potremmo dire "forzato") un passaggio alla fase riabilitativa in un momento in cui alla prova dei fatti la paziente non era "pronta" al passaggio ad una struttura non adeguata alla gestione intensiva di una paziente così fragile ma la mancata effettuazione di un esame autoptico impedisce di stabilire condotte penalmente rilevabili".
Nonostante quanto stabilito dal giudice mi permetto di dire che superficialità e carenze sarebbe meglio non incontrali laddove si opera un cuore. La vita di mia madre meritava un po' più di attenzione.
Con il senno di poi la porterei da un'altra parte, ho sbagliato (e non me lo perdonerò mai) a credere alle parole del medico di famiglia il quale diceva, e ripeteva, che a Cisanello c'è l'eccellenza.
Purtroppo non solo non c'è l'eccellenza, in questo reparto non c'è neppure niente che ci si avvicini, e raccontare il contrario fa male, fa danni irreparabili. Consiglio a tutti di recarsi altrove.
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