Dettagli Recensione

 
Ospedale di Pisa
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Abbandonati

Mia madre, affetta da acalasia esofagea di tipo II, è stata seguita dal centro esofago di Pisa fra il 2018 e il 2019: le sono state praticate due dilatazioni endoscopiche che avevano sensibilmente migliorato la situazione.
E'stata quindi messa in lista per una terza dilatazione a marzo 2019: chiamata in preospedalizzazione a giugno 2019, non è stata più contattata per l'intervento.
A nulla sono valse le mie richieste di chiarimento: non ho mai ricevuto risposta né via mail né per telefono.
A luglio 2020 la mamma ha avuto un peggioramento: è stata quindi ricoverata in condizioni già critiche ed è deceduta il 17 agosto scorso.
Non c'è solo una malattia, ma anche l'abbandono, le domande senza risposta, la disperazione di essere lasciati soli e di sentire la vita che sfugge di mano giorno per giorno tra sofferenze indicibili.
A mia madre è mancato in quest'ultimo anno e mezzo il rapporto umano e professionale con chi dovrebbe seguirti passo passo nel tuo percorso di cura, è mancato un contatto costante con chi dovrebbe avere a cuore la tua vita, perché l'ha giurato.
Lucida fino alla fine, nel letto di un ospedale, con un filo di voce mi ha detto: Pisa mi ha abbandonata.
Come darle torto?

Patologia trattata
Acalasia esofagea.
Esito della cura
Nessuna guarigione

Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da Daniela Pucciarelli
14 Novembre, 2021
Soffro di questi problemi da molti anni. Mi sono rivolta al centro specialistico di Pisa nel 2017. Mi è stata fatta la dilatazione con il palloncino nell'aprile 2019, senza alcun beneficio. Dopo tantissime email e telefonate senza risposta, sono riuscita a contattare il medico che mi seguiva solo con visita privata. Mi ha fatto fare nuovamente tutti gli esami e ancora adesso non risponde alle mie email e alle mie telefonate.
Abbandonata totalmente.
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