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Consulenza urologica per calcolosi renale
Sono stato in visita ambulatoriale il 07/07/2020 per un calcolo renale di circa 1 cm. Mi sono presentato con un referto ecoaddome effettuato in una clinica privata appena prima del lockdown. Durante il periodo di attesa della riapertura degli ambulatori, ho avuto delle coliche renali gestibili solo tramite Toradol. Mi presento alla visita ambulatoriale nella quale vengo accolto dalla dr.ssa Traversi. Riferisco i sintomi e la dottoressa mi dice che, data l'assenza di sintomatologia in quel momento, dovevo per forza aver fatto fuori il calcolo. Spiego che nei mesi del lockdown ho imparato ad evitare quei comportamenti che potevano scatenare una colica. La dottoressa afferma che avrebbe eseguito una ecoaddome, nonostante nell'impegnativa il medico di base non avesse richiesto tale indagine. Risultando quest'ultima negativa, conclude che il calcolo devo averlo espulso e rimanda ad ulteriori controlli a distanza (con lei in stanza c'era un giovane medico che ha proposto una tac, la quale è tuttavia stata scartata perché "la clinica non dava ragione"). Stanotte 25/07/2020 alle 4.00 di mattina mi reco in pronto soccorso per una colica renale. Di nuovo all'ecoaddome non si vede niente, ma il medico che mi visita propone di fare una tac, la quale rileva un calcolo di 12x7 mm. ormai giunto in prossimità della vescica.
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