Dettagli Recensione

 
Ospedale di Pietra Ligure
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Una pessima esperienza

Mi dispiace ma non mi sono trovato affatto bene.
Premetto che non sono un medico e che quanto segue è frutto delle mie sensazioni ed esperienze personali.
Farò il confronto con una precedente colonscopia effettuata 6 anni fa all'ospedale di Cattinara a Trieste.

Al Santa Corona:
Dopo breve attesa una infermiera mi ha fatto entrare e procedere lungo un corridoio con modi discutibili, mentre strillava ad una degente messa su un lettino lungo il corridoio.
Entrato in una saletta, c'erano mi sembra 4 letti con in quel momento distese delle donne decisamente poco coperte con i letti separati tra loro con una tendina ma aperti lato piedi, per cui le degenti erano completamente visibili; una privacy a dir poco ad alta criticità. Quando l'ho fatto presente mi è stato risposto che siamo in un ospedale; ho replicato che evidentemente non tutti gli ospedali sono eguali.
Mi sono spogliato in quella saletta dietro un paravento improvvisato, coperto solo con il camice aperto posteriormente.
Posizionato su un lettino, sono stato portato nel corridoio in attesa di entrare.
Quando sono entrato la dottoressa è stata gentile ed abbiamo scherzato.
Per la sedazione, l'infermiera di competenza, mi ha somministrato: midazolam 3mg + petidina 50mg, direttamente in vena.
Dopo il midazolam mi sono quasi subito addormentato, ma in tempo per vedere anche la siringa della petidina, una infusione in modo molto rapido, forse troppo rapido.
Durante l'esame non ho avvertito alcun dolore.
I problemi sono iniziati a fine esame: mi sono risvegliato nella famosa saletta, sul momento ho vomitato un paio di volte; alla richiesta di alzarmi, non ero in grado di gestirmi, tantomeno nella deambulazione, barcollavo.
L'infermiera mi ha accompagnato fuori dal reparto perchè da solo non ero in grado. Al bagno dell'ospedale ho vomitato altre due volte, dopo di che l'infermiera, che mi ha visto, mi ha accompagnato all'uscita del padiglione, ma non stavo affatto bene.
Nel percorso in macchina ho vomitato altre due volte e solo dopo un paio di ore ho cominciato a stabilizzarmi; poi sono stato bene.
Per la mia esperienza precedente, che adesso metterò a confronto, la sedazione è stata troppo pesante e/o somministrata troppo bruscamente, inoltre faccio decisamente notare che in quelle condizioni, pur capendo le condizioni di stress a cui è sottoposto il personale sanitario, l'ultima cosa di cui ha bisogno un paziente è di sentirsi gridare addosso ciò che deve fare.

All'ospedale di Cattinara a Trieste:
L'infermiera mi ha fatto entrare e mi sono spogliato dietro un paravento, indossando non solo il camice aperto posteriormente, ma anche un paio di pantaloncini di carta, aperti posteriormente, per una maggiore privacy.
In nessun momento ho mai visto altri pazienti.
Mi hanno somministrato midazolam 4 mg + meperidina 40 mg tramite flebo; una infusione lenta e modificabile a seconda dell'esigenza.
Durante l'esame, mi sono accorto di essermi lamentato per un dolore, subito sedato.
La differenza sostanziale è stata al risveglio: stanzino con un solo letto per cui massima privacy ma soprattutto ero in condizioni fisiche ottimali.

Patologia trattata
Prevenzione oncologica
Esito della cura
Nessuna guarigione

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