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Mia madre è arrivata in fin di vita in ginecologia, con una setticemia in corso oltre ad un carcinoma ovarico che ormai si era esteso. Erano stati chiari i medici, era in grave pericolo di vita. Il dottor Rosati l'ha presa sotto la sua ala protettiva e dopo tre lunghi mesi di ricovero è riuscita a strapparla dalla morte e trasferirla in oncologia. Mentre la chirurgia diceva che non c'era nessuna perforazione dell'intestino, sostenendo che il problema era solo ginecologico, il dott. Maurizio Rosati. contro i loro pareri. ha continuato a farle tenere la sacca dell'alimentazione "ed infatti la perforazione c'era e facendo questa scelta ha evitato ulteriori danni. Lo ringrazierò finché avrò vita poiché mentre tutti, ed anche noi famigliari, la davamo per spacciata, lui ci ha sempre creduto ed oggi dopo un anno mia madre è tornata alla vita, grazie successivamente anche all'operato dell'oncologia di Pescara e lo IEO di Milano.